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view post Posted: 19/8/2019, 17:11     +15G NSA: lo standard intermedio che dipende dal 4G in attesa del 5G Standalone - SMARTPHONE NEWS

5G NSA: lo standard intermedio che dipende dal 4G in attesa del 5G Standalone

Negli ultimi mesi, alcuni operatori di telefonia mobile di diversi paesi, tra cui l’Italia, stanno cominciando ad attivare le prime reti commerciali con tecnologia 5G, la nuova generazione delle reti mobili. Al momento, però, non si è ancora giunti ad uno standard definitivo del 5G e quello che è stato implementato è una versione ancora “dipendente” dal 4G.

5g-deutsche-telekom

Infatti, la versione dello standard 5G NR (New Radio) che gli operatori hanno cominciato ad attivare viene definita 5G Non-Standalone (NSA), che significa letteralmente “non autonomo”.

Questo standard, contenuto nella Release 15 del 3GPP (3rd Generation Partnership Project, l’organizzazione che si occupa di sviluppare gli standard della telefonia mobile), non è ancora quello che porterà la rete di nuova generazione ad offrire tutti i benefici promessi da quando si parla del 5G, ossia la bassissima latenza (circa 5 ms) e le altissime velocità (fino a 10 Gbps).

Infatti, come si è potuto notare anche in Italia con i primi speedtest effettuati sulle reti di Vodafone e poi di TIM, le velocità di download e il ping (latenza) non raggiungono ancora i valori che ci si aspetterebbe. Inoltre, ad esempio, TIM dichiara una velocità massima raggiungibile di 2 Gbps.

speedtestTIM5G-Torino

In alcuni test all’aperto, in download si viaggia intorno ai 400 o 500 Mbps che, sebbene siano dei valori già molto alti, sono velocità di cui si è sentito già parlare con l’introduzione del 4.5G, che gli operatori pubblicizzano con un limite massimo teorico di 1 Gbps. Invece, sia la velocità di upload che il valore di ping risultano ancora molto simili a quanto si può già raggiungere tramite le reti 4G.

5G-Non-Standalone-NSA-e-Standalone-SA

Come anticipato in precedenza, questo è dovuto al fatto che lo standard 5G NSA dipende ancora in larga parte delle reti 4G esistenti.

Infatti, il protocollo approvato nel 2018 da 3GPP prevede l’installazione delle antenne 5G, le quali sfruttano le nuove frequenze “pioniere” già rilasciate agli operatori (3700 MHz e 26 GHz) aumentando così la banda, ma allo stesso tempo si appoggia agli apparati esistenti del 4G e alla sua core network.

Dunque, i dispositivi abilitati al 5G possono già sfruttare la nuova rete aumentando la velocità media di navigazione in download, ma per il resto sfrutterà ancora le caratteristiche del 4G.

Questo standard “intermedio” ha permesso quindi agli operatori di cominciare a capitalizzare il proprio investimento sulle frequenze già a loro disposizione, in attesa che si giunga ad uno standard più maturo ma anche che le reti televisive liberino le frequenze a 700 MHz in banda N28, cosa che in Italia avverrà solo a partire dal 1° Luglio 2022.

L’utilizzo della banda di frequenza dei 700 MHz (in Italia a disposizione solo di Iliad, Vodafone e TIM) è fondamentale poiché permetterà, soprattutto nelle città, di attraversare meglio gli ostacoli e di riuscire a portare connettività anche all’interno degli edifici (cosa che con le altre frequenze utilizzate dal 5G è molto difficile), in maniera similare a quanto già avvenuto con la banda a 800 MHz per le reti 4G.

Per l’arrivo del 5G SA (Standalone) sarà necessario attendere almeno il 2020, poiché si prevede che entro la fine del 2019 venga definitivamente approvata la Release 16 del 3GPP, che standardizza l’utilizzo autonomo del 5G, come la possibilità per i dispositivi abilitati di connettersi solamente ai ripetitori 5G (senza passare dal 4G) e alla sua core network. Inoltre cominceranno ad essere disponibili tutti i benefici che la rete di ultima generazione promette.

Proprio in ottica futura, bisogna sottolineare come quasi tutti i primi dispositivi 5G usciti in questi mesi sul mercato, come il nuovissimo Galaxy Note 10+ 5G o quelli già disponibili da tempo come Xiaomi Mi Mix 3 5G, LG V50 ThinQ 5G, Samsung Galaxy S10 5G e Oppo Reno 5G dispongono di un modem 5G NSA, che non potrà quindi essere utilizzabile con le future reti Standalone.
Invece, Huawei è stata la prima azienda a commercializzare uno smartphone con modem 5G Standalone, ossia il Balong 5000: si tratta del Huawei Mate 20 X 5G, disponibile anche in Italia da fine Luglio 2019 con i principali operatori di rete mobile. In questo caso, lo smartphone dell’azienda cinese sarà in grado di sfruttare sin da subito le reti 5G NSA e in futuro potrà anche usufruire dello standard Standalone.

fonte: mondomobileweb.it

view post Posted: 16/8/2019, 14:58     +1Telefonia: come cambierà il mercato delle torri in Italia con la nuova Inwit? - SMARTPHONE NEWS

Telefonia: come cambierà il mercato delle torri in Italia con la nuova Inwit?

L’ufficializzazione dell’accordo di condivisione della rete tra TIM e Vodafone, giunta il 26 Luglio 2019 in conferenza stampa, ha sancito la nascita formale del nuovo gigante delle torri in Italia. In attesa del via libera da parte delle Autorità competenti, occorre evidenziare che, perfezionata la fusione, il mercato delle torri in Italia sarà ben diverso da quello attuale.

Come ormai noto, la transizione sarà così gestita: Inwit acquisirà una quota per 2,1 miliardi di euro in cash ed emetterà 360 milioni di azioni per Vodafone, così da offrire a entrambi gli operatori una quota paritaria del 37,5%. TIM e Vodafone avranno dunque un controllo congiunto in un accordo triennale e la loro quota potrà essere ridotta fino al 25%.

Il risultato dell’accordo di condivisione sarà un’entità con circa 22.000 torri, definita dagli Amministratori Delegati delle tre aziende in gioco come la più grande società di torri in Italia e la seconda più grande in Europa.

La nuova Inwit sarà fornitore di riferimento per Vodafone, TIM e altri operatori che volessero partecipare. Come sempre ripetuto da Luigi Gubitosi, infatti, la condivisione degli assets di rete costituisce una scelta strategica comprensibile e ben motivata, ragion per cui non viene esclusa la possibilità che altri operatori si organizzino similmente a Vodafone e TIM, come successo ad esempio tra Fastweb e Wind Tre.

Di seguito, il grafico sul mercato delle torri italiano dopo la condivisione tra TIM e Vodafone:

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Con la condivisione delle 11.000 torri circa tra Inwit e Vodafone Towers, la nuova società avrà a disposizione circa 22.000 torri. Wind Tre, invece, potrà contare sulle sue torri, comprese tra le 8000 e le 10.000 unità, che però potrebbero essere oggetto di una cessione parziale, come previsto dal Progetto PISA comunicato ai sindacati (ma ancora mai ufficializzato dall’operatore).

Un’altra società delle torri attiva in Italia è EI Towers, che dispone di oltre 1000 torri per la telefonia mobile e, in generale, di un parco di circa 3300 infrastrutture. Tra le società delle torri, insieme a Inwit, EI Towers è stata protagonista del focus bilanci dell’AGCOM, in cui è emerso che il valore complessivo dei ricavi del settore, nel 2017, era stimato a quota 1,36 miliardi di euro.

L’azienda che si avvicina maggiormente alla nuova Inwit, e che potrebbe in futuro incrementare la sua presenza nel mercato italiano, è però indubbiamente Cellnex. Il colosso spagnolo delle infrastrutture dispone di circa 10.000 torri in Italia, gestite attraverso Galata, TowerCo e CommsCon.

Nello specifico, Galata gestisce circa 8000 torri, equamente diffuse sul territorio, tra zone urbane, suburbane e rurali. Towerco gestisce invece circa 500 infrastrutture, prevalentemente nelle autostrade italiane, mentre Commscon gestisce gli altri 1500 nodi multisistema e multioperatore in diverse aree, stazioni, aeroporti, ospedali, stadi, metropolitane e centri cittadini.

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Se è indubbio che Inwit sarà, sin dalla nascita, nuovo leader italiano delle torri, è altrettanto vero che Cellnex in Italia ha delle serie ambizioni. L’azienda spagnola ha infatti sottoscritto un accordo con il Gruppo Iliad anche in Italia, per acquisire 2200 siti dell’operatore francese, attraverso una condivisione logistica ventennale.

Inoltre, Tobias Martinez Gimeno, recentemente confermato come AD dell’azienda, aveva commentato l’accordo tra Inwit e Vodafone affermando che Cellnex vede nuove opportunità nella partnership strategica in questione.

L’azienda spagnola, che dispone adesso di 45.000 torri, non teme la nascita del nuovo colosso nazionale e mira a intercettare tutte le nuove possibilità che si apriranno con lo sviluppo del 5G, in termini di maggiore domanda degli operatori, nel suo secondo mercato di riferimento dopo quello domestico.

fonte: mondomobileweb.it

view post Posted: 16/8/2019, 14:56     +1Risultati Fastweb: continua la crescita di clienti e margini. 1.629.000 SIM attive nel mobile - SMARTPHONE NEWS

Risultati Fastweb: continua la crescita di clienti e margini. 1.629.000 SIM attive nel mobile

Continua ancora la crescita di Fastweb: l’operatore ha presentato i suoi risultati finanziari del primo semestre del 2019, caratterizzati da un aumento dei clienti fissi e mobili e dei ricavi, grazie agli sforzi dedicati alla convergenza e alla banda larga.

L’operatore ha raggiunto 2,6 milioni di clienti, con un aumento del 4% rispetto al secondo trimestre del 2018, e mostra ricavi per 1.049 milioni di euro, anch’essi in aumento del 4%. Le positive performances sono trainate dall’aumento dei clienti nel segmento broadband, che vede una crescita del 29%, e nel segmento mobile, in crescita del 27%. Nel complesso, Fastweb ha 1.549.000 clienti ultrabroadband e 1.629.000 SIM attive, con una percentuale di clienti convergenti salita al 33%.

Per quanto concerne il segmento Business Unit Enterprise, i ricavi mostrano un incremento del 13% grazie al comparto Public, in crescita per il sesto trimestre consecutivo:

“Fastweb si conferma dunque il primo operatore alternativo nel segmento dei grandi clienti pubblici e privati con una quota di mercato in termini di ricavi pari al 31%, grazie alla costante crescita nel corso degli anni”.

Continua ancora la crescita di Fastweb: l’operatore ha presentato i suoi risultati finanziari del primo semestre del 2019, caratterizzati da un aumento dei clienti fissi e mobili e dei ricavi, grazie agli sforzi dedicati alla convergenza e alla banda larga.

L’operatore ha raggiunto 2,6 milioni di clienti, con un aumento del 4% rispetto al secondo trimestre del 2018, e mostra ricavi per 1.049 milioni di euro, anch’essi in aumento del 4%. Le positive performances sono trainate dall’aumento dei clienti nel segmento broadband, che vede una crescita del 29%, e nel segmento mobile, in crescita del 27%. Nel complesso, Fastweb ha 1.549.000 clienti ultrabroadband e 1.629.000 SIM attive, con una percentuale di clienti convergenti salita al 33%.

Per quanto concerne il segmento Business Unit Enterprise, i ricavi mostrano un incremento del 13% grazie al comparto Public, in crescita per il sesto trimestre consecutivo:

“Fastweb si conferma dunque il primo operatore alternativo nel segmento dei grandi clienti pubblici e privati con una quota di mercato in termini di ricavi pari al 31%, grazie alla costante crescita nel corso degli anni”.

L’EBITDA cresce di conseguenza, a quota 339 milioni di euro. Fastweb ricorda che quello appena concluso è il ventiquattresimo trimestre consecutivo di crescita dei clienti e dei margini.

albertocalcagnofastweb

L’operatore sta seguendo da tempo una strategia industriale volta a raggiungere la massima convergenza, con investimenti che si concentrano sul 5G e sulla tecnologia FWA. Come recentemente comunicato, Fastweb è diventato il quinto operatore mobile italiano in seguito all’autorizzazione generale da parte del Ministero Dello Sviluppo Economico, completando di fatto la transizione da MVNO a player mobile infrastrutturato.

La rete fissa ultrabroadband di Fastweb è già disponibile in circa 22 milioni di abitazioni, di cui 8 con rete FTTx proprietaria, e i progetti pilota a Bolzano e Biella mirano ad ampliare la rete grazie allo sviluppo della tecnologia 5G FWA, che potrebbe far raddoppiare il numero di famiglie e imprese raggiunte da collegamenti fino a 1 Gigabit al secondo. A ciò si aggiunge la partnership con Wind Tre, che permetterà a Fastweb di iniziare la realizzazione di una rete mobile 5G nazionale a partire dall’anno prossimo.

Il risultato di quanto sopra esposto è una quota di investimenti infrastrutturali pari al 28% dei ricavi (299 milioni di euro) e definita dall’azienda “una percentuale unica nel panorama italiano ed europeo”, che supporterà l’ambizioso piano strategico guidato dall’Amministratore Delegato Alberto Calcagno per rendere Fastweb il primo operatore convergente del Paese.

fonte: mondomobileweb.it

view post Posted: 16/8/2019, 14:51     +4ONT per Fibra FTTH: cos’è e perché non si potrà scegliere liberamente - SMARTPHONE NEWS

ONT per Fibra FTTH: cos’è e perché non si potrà scegliere liberamente

Quando in casa si installa una connessione in fibra ottica in modalità Fiber To The Home (FTTH), uno degli apparati che potrebbe essere installato dal tecnico si chiama ONT, Optical Network Terminal, apparato che trasforma il segnale ottico e permette di collegare il proprio modem alla rete veloce.

Una ONT è quindi un’apparecchio che va alimentato elettricamente in cui si attesta il cavo in fibra proveniente dall’esterno, e che si occupa di convertire il segnale ottico in entrata in un segnale elettrico.

Questo apparato non è da confondere con la borchia ottica, un scatoletta che viene fissata a muro nel punto in cui arriva il cavo in fibra ottica dall’esterno. Infatti, quest’ultimo non prevede alimentazione e si occupa solo di creare una “porta” con un connettore standard da cui parte il cavo in fibra ottica “domestico”, ossia quello che si connetterà alla ONT.

Borchia-ottica-Fibra-FTTH-Open-Fiber

Dunque, una volta installata la borchia, il cavo in fibra ottica che parte da quest’ultima va connesso alla ONT.


Molti utenti con connessione domestica in Fibra FTTH potrebbero notare di non avere ulteriori apparati oltre la borchia ottica, poiché il cavo in fibra che esce da quest’ultima arriva direttamente all’interno del proprio modem.

Questo poiché esistono due tipi di ONT: integrato nel router domestico oppure esterna con alimentazione dedicata.

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a soluzione della ONT integrata nel modem è quella largamente utilizzata dagli operatori, soprattutto prima che entrasse in vigore il regolamento del modem libero, dato che in questo modo si è sostanzialmente legati all’utilizzo di questa specifica tipologia di modem, praticamente irreperibili sul mercato, e che spesso non permettono o rendono difficoltoso il collegamento di un proprio router “in cascata”.

In alcuni casi, questo tipo di modem (come ad esempio quello incluso da Wind Tre) può prevedere l’utilizzo di un modulo SFP, che di fatto crea la porta per il connettore ottico.

Il modem con ONT integrata si occupa quindi sia di “decodificare” il segnale ottico e di convertirlo in elettrico, sia di renderlo disponibile per i dispositivi connessi via cavo LAN o Wi-Fi.

ONT-esterna-Fibra-FTTH-Huawei

Invece, una ONT esterna si presenta in maniera simile alla borchia ottica, ma in questo caso è presente l’alimentazione dedicata. Questo tipo di apparecchio si installa infatti vicino alla borchia e si occupa soltanto di convertire il segnale ottico in entrata in un segnale elettrico, in modo da poter collegare tramite cavo Ethernet di categoria adeguata il proprio modem.

La scatoletta che contiene la ONT esterna presenta solitamente la porta per l’ingresso del cavo in fibra ottica proveniente dalla borchia, una o più porte Ethernet per la connessione con il modem, l’ingresso per l’alimentazione e un tasto di accensione e spegnimento.

Fibra-FTTH-ONT-collegamento-modem

Una volta connessa con il cavo in fibra, dalla ONT esterna si potrà quindi far partire il cavo Ethernet che si connetterà con il proprio modem router, e in questo caso potrà essere utilizzato un qualsiasi modem reperibile sul mercato che supporti l’interfaccia WAN Ethernet 1000 Mega.

Questa è probabilmente la soluzione migliore per l’utilizzo in regime di modem libero, dato che si può connettere potenzialmente il modem che si desidera senza particolari restrizioni. La ONT non è considerabile un modem router, ma potrebbe anche rientrare fra gli apparati da scegliere liberamente da parte dell’utente con il regolamento sul modem libero.

Di recente, però, come riportato da MondoMobileWeb, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha reso noti alcuni chiarimenti sulla delibera AGCOM n. 348/18/CONS del modem libero, in particolare proprio per la ONT della Fibra FTTH.


AGCOM-logo-1

A questo proposito, è stata infatti concessa agli operatori un’eccezione al regolamento sul modem libero, permettendo ai provider di applicare una restrizione alla libera scelta della ONT. In questo modo gli operatori potranno imporre uno specifico modello di ONT che il cliente dovrà necessariamente utilizzare.

L’Autorità ha però specificato che questa restrizione è ammessa a patto che la ONT non sia integrata con un eventuale modem fornito dall’operatore, privilegiando quindi la soluzione della ONT esterna.

AGCOM ha anche chiarito che, in caso di router con ONT integrata, deve essere sempre possibile per l’utente richiedere la fornitura e l’installazione di una ONT esterna. A questo proposito, “la volontà dell’utente di avere una ONT esterna (funzionale alla libera scelta del terminale) dev’essere accertata esplicitamente già in sede di conclusione del contratto”.

In più, qualora l’utente, durante la durata contrattuale, decida successivamente di volere usare un proprio modem, i tempi di installazione dell’ONT esterna dovranno essere “tempestivi (segnatamente, entro 5 giorni lavorativi)”.

Si tratta quindi di un orientamento che, sebbene non permetta di scegliere una delle ONT esterne presenti sul mercato, impone ai provider di attrezzarsi per fornire ai clienti l’apparato alimentato non integrato nel modem, sia durante la prima installazione che in fasi successive, così da permettere a tutti di scegliere il proprio router indipendentemente dalla presenza o meno dell’ingresso ottico.

fonte: mondomobileweb.it

view post Posted: 16/8/2019, 14:48     +1Editoriale. Continuano gli aumenti mensili nella telefonia per alcuni consumatori - SMARTPHONE NEWS

Editoriale. Continuano gli aumenti mensili nella telefonia per alcuni consumatori

Le offerte tariffarie dei gestori telefonici possono essere soggette, nel corso del tempo, a modifiche unilaterali da parte dell’operatore. Se succede, il cliente viene avvisato entro 30 giorni dalla modifica come previsto dalle normative vigenti.

Questa frase è giusto sempre ricordarla quando si firma qualsiasi nuovo contratto, scegliendo di abbandonare la precedente offerta tariffaria. Da anni i principali operatori di telefonia mobile decidono di aumentare una propria tariffa o opzione, inizialmente succedeva con le offerte standard e negli ultimi anni i casi aumentano sempre di più nelle offerte winback e/o customer base.

La motivazione principale delle modifiche delle condizioni contrattuali da parte degli operatori di telefonia mobile è sempre la stessa: continuare ad investire sulla rete per offrire massima qualità dei servizi. In passato veniva utilizzata più spesso la motivazione per esigenze di mercato.

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Il nuovo operatore di rete e alcuni virtuali hanno fatto una scelta: fidelizzare i propri clienti promettendo di non aumentare le proprie attuali offerte in vigore. Altri aumentano raramente e solo in alcuni casi. Altri ancora modificano alcune condizioni di contratto, ma non aumentano le tariffe.


Qualcuno nel frattempo ha deciso di “sdoppiarsi” con nomi diversi, offrendo dal lato commerciale alcuni limiti di velocità, senza aumentare (fino ad ora) tariffe e offerte ai già clienti. In passato, con l’arrivo di nuovi attori nel mercato mobile italiano, sono capitate anche alcune rimodulazioni positive per alcuni già clienti.

Le modifiche unilaterali delle condizioni dei servizi, denominate anche rimodulazioni tariffarie, sono legittime e vengono utilizzate anche dai servizi postali e bancari. Se al cliente la modifica unilaterale non sta bene potrà chiedere di cambiare operatore, entro 30 giorni dalla comunicazione o dalla modifica contrattuale, senza pagare penali. Non ci sono rimborsi dei costi di attivazione (compreso il costo della sim) sostenuti in precedenza e nessun eventuale ripristino dell’offerta tariffaria avuta in precedenza.

Negli ultimi anni i costi di attivazione per acquistare una nuova sim, con alcuni operatori, sono aumentati. In passato era facile trovare nuove sim gratuite anche nelle Uova di Pasqua.

Tempo fa, in alcuni precedenti editoriali pubblicati su MondoMobileWeb, il sottoscritto scriveva: “Quando un operatore di telefonia mobile continua sistematicamente a modificare le sue tariffe può generare un senso di sfiducia nel consumatore che potrebbe sviluppare una naturale diffidenza nei confronti di nuove promozioni, anche se più convenienti, perchè ritenute solo temporanee e dunque poco affidabili. Non è possibile che un consumatore venga invogliato ad acquistare un pacchetto tariffario ad un prezzo e dopo pochi mesi il prezzo mensile cambi.

Sarebbe giusto, per fidelizzare il consumatore, non abusare, più volte nel corso dell’anno. Per essere più trasparenti nei confronti del cliente, l’operatore di telefonia mobile, dovrebbe garantire che non modificherà unilateralmente le condizioni contrattuali sottoscritte almeno per un determinato periodo di tempo (per esempio 24 mesi) dal nuovo contratto sottoscritto, o dall’ultima modifica effettuata. In alternativa dovrebbe proporre offerte tariffarie a X euro al mese per i primi 12 o 24 mesi”. Si consiglia di creare offerte e campagne pubblicitarie con la scritta “Prezzo garantito per X mesi“.

E’ giusto precisare che rispetto al passato, i costi mensili per chiamare, inviare messaggi e navigare sono molto inferiori rispetto a prima. Pochi utilizzano una tariffa a consumo (ndr con alcuni operatori è molto cara) e molte volte non si consuma neanche tutto il bundle mensile (anche se il consumo dei dati è in aumento).

Le variazioni tariffarie, denominate anche rimodulazioni tariffarie, ci sono da anni. Per esempio quando il Decreto Bersani nel Marzo 2007 ha deciso di eliminare i costi di ricarica (che qualcuno sta cercando di reinserire, in altre vesti, in alcuni canali di vendita e con alcuni tagli di ricarica più popolari, con in cambio Minuti o Giga senza pensieri da utilizzare per 24 ore), molti operatori di telefonia mobile, per recuperare alcune spese, avevano rimodulato molte tariffe a consumo con aumenti.

Una volta le tariffe che venivano modificate, difficilmente venivano riproposte ad altri clienti con le condizioni precedenti. L’aumento era quasi per tutti. Il cliente accettava o andava via. Se poi ritornava, sceglieva delle alternative.

Invece adesso ci sono offerte tariffarie con lo stesso nome, bundle di traffico voce e dati, che vengono proposte a X euro, che dopo alcuni mesi aumentano. Nel frattempo ad altri vengono presentate con lo stesso nome, bundle di traffico voce e dati al prezzo prima della rimodulazione, per poi aumentare dopo alcuni mesi.

Alcuni consumatori che avevano una propria opzione tariffaria a X euro, hanno subito l’aumento, poi hanno scelto di cambiare operatore. Ogni settimana ricevevano il messaggio per ritornare con l’operatore precedente con la proposta di attivare di nuovo la stessa offerta tariffaria con un prezzo minore o uguale a quello prima della rimodulazione. Molti consumatori che hanno accettato, dopo neanche 6 mesi hanno ricevuto comunicazione di un nuovo aumento.

fonte: mondomobileweb.it

view post Posted: 2/8/2019, 18:01     +1Iliad contro Vodafone per ritardi nelle portabilità dell’estate scorsa: chiesti 500 mln di danni - SMARTPHONE NEWS

Iliad contro Vodafone per ritardi nelle portabilità dell’estate scorsa: chiesti 500 mln di danni

Iliad Italia ha fatto ricorso al Tribunale civile di Milano contro Vodafone per la questione delle portabilità tardive nel periodo compreso tra Luglio e Settembre 2018. L’operatore francese ha chiesto a Vodafone circa 500 milioni di euro per danni patrimoniali e d’immagine. Vodafone ha risposto definendo l’iniziativa strumentale.

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Il problema delle portabilità in uscita da Vodafone a Iliad va ricercato nell’esodo dell’estate scorsa, in cui molti clienti dei principali operatori avevano deciso di passare al nuovo entrante. Nel caso di Vodafone, l’elevata mole di richieste aveva rallentato particolarmente l’iter per l’accettazione della portabilità, causando talvolta anche dei disagi ai consumatori.

Secondo quanto riscontrato, l’ammontare delle richieste di portabilità superava il tetto massimo di Vodafone, pari a 33.000 unità, come stabilito dalle normative di settore. Infatti, anche a causa del lancio di Iliad, il trend delle portabilità aveva superato sensibilmente i valori medi a cui i principali operatori erano abituati.


Si veniva a creare dunque una lunga lista d’attesa con slittamenti giornalieri che ritardava sensibilmente le operazioni. Infatti, la richiesta di portabilità del numero poteva essere scartata a causa della lunga lista d’attesa per poi venire riprocessata il giorno successivo, con il rischio che l’evento si ripetesse.

Adesso, Iliad ha deciso di fare ricorso per chiedere 500 milioni di euro di danni. Vodafone è infatti accusato di aver evaso in ritardo le richieste di portabilità ricevute e di aver causato danni patrimoniali e di immagine al Gruppo francese.

Con riferimento al secondo aspetto, va ricordato che Iliad si trovava nell’estate del 2018 in piena fase di lancio, con l’offerta che comprendeva minuti illimitati, SMS illimitati e 30 Giga di traffico dati a 5,99 euro al mese. Il ritardo della portabilità avrebbe dunque minato la reputazione dell’operatore, accusato erroneamente da molti clienti poco informati di essere il responsabile dei disagi subiti.

Vodafone ha risposto ufficialmente alla notizia del ricorso al Tribunale civile di Milano definendolo totalmente strumentale. Di seguito, la posizione dell’operatore:

“E’ un’iniziativa totalmente strumentale nel merito e priva di ogni fondamento. Siamo sereni sulla correttezza del nostro operato che difenderemo nelle sedi opportune”.

i ricorda che l’elevato numero di richieste di portabilità da Vodafone a Iliad nell’estate del 2018 era stato già argomento di discussione in un tavolo tecnico dell’AGCOM in presenza dei due operatori. Con l’intenzione di trovare una soluzione al problema, Iliad aveva richiesto di incrementare il tetto minimo giornaliero come stabilito dalla delibera n. 147/11/CIR. L’adeguamento di Vodafone era stato pari a circa 3000 unità giornaliere.

fonte: mondomobileweb.it

view post Posted: 30/7/2019, 18:02     +1Per sempre esiste? Ad oggi iliad mantiene la sua promessa come da contratto - SMARTPHONE NEWS

Per sempre esiste? Ad oggi iliad mantiene la sua promessa come da contratto

Se la promessa del cambio offerta da un anno non è stata ancora mantenuta, nonostante le sue offerte risultino attivabili anche per i già clienti sui documenti di trasparenza tariffaria, iliad, ad oggi, sta mantenendo la promessa fatta dal suo lancio: “Prezzo garantito per sempre”.

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Se la promessa del cambio offerta da un anno non è stata ancora mantenuta, nonostante le sue offerte risultino attivabili anche per i già clienti sui documenti di trasparenza tariffaria, iliad, ad oggi, sta mantenendo la promessa fatta dal suo lancio: “Prezzo garantito per sempre”.

In quest’ultimo periodo si è assistito a continue rimodulazioni tariffarie da parte degli operatori di rete mobile che stanno cercando di aumentare l’ARPU, cioè i ricavi medi per singolo utente, risultato indebolito, secondo Mediobanca, anche a causa di iliad che, sin dal lancio, si è voluto distaccare da suoi concorrenti dichiarando che i prezzi delle proprie offerte sono per sempre.

A tal proposito, iliad, nell’articolo 9 delle Condizioni Generali per la fornitura di servizi di telefonia mobile, specifica che le offerte con la dicitura per sempre non saranno rimodulate:“Iliad si riserva il diritto di apportare modifiche al Contratto, comprese le condizioni economiche (con espressa esclusione di quelle relative alle offerte esplicitamente applicate Per Sempre)”. Sarà veramente così? Solo il tempo potrà dire se effettivamente quanto detto sarà rispettato.

La dicitura per sempre è stata molto utilizzata in questi ultimi anni, anche per pubblicizzare offerte che, dopo nemmeno un anno, sono state poi rimodulate ai danni del consumatore. Quest’ultimo, a sue spese, ha scoperto che tale locuzione non viene poi rispettata, creando un senso di sfiducia e diffidenza nei confronti di nuove promozioni vantaggiose perché ritenute solo temporanee.


E’ giusto specificare, però, che da anni gli altri operatori telefonici hanno tolto la locuzione per sempre nelle loro campagne pubblicitarie, anche se, a volte può capitare che qualche consulente del call center la usi allo scopo di stipulare qualche contratto in più.

Di fatto, secondo l’articolo 70, comma 4 del Codice delle Comunicazioni elettroniche, l’operatore telefonico può procedere ad una modifica unilaterale delle condizioni tariffarie con obbligo di preavviso, non inferiore a un mese, informando i clienti impattati della possibilità di recedere dal contratto (anche chiedendo la portabilità) senza penali o costi di disattivazione qualora non accettassero le nuovi condizioni.

Le rimodulazioni tariffarie, dunque, sono legittime e, per un’azienda di telecomunicazioni, sono necessarie per esigenze tecniche, gestionali, economiche e organizzative quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, mutamenti delle piattaforme di rete, mutamenti tecnici delle politiche commerciali, ma anche delle strutture di produzione o di commercializzazione.

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Le attuali offerte iliad (Giga 40, Giga 50 e Voce) sono tutte contraddistinte dalla locuzione per sempre.

In particolare, iliad Giga 50 prevede minuti ed SMS illimitati verso tutti i numeri nazionali e 50 Giga di internet in 4G al costo mensile di 7,99 euro (ecco il link diretto); iliad Giga 40 offre minuti ed SMS illimitati verso tutti i numeri nazionali e 40 Giga di internet in 4G al costo mensile di 6,99 euro ed, infine, iliad Voce prevede minuti ed SMS illimitati verso tutti i numeri nazionali e 40 Mega di traffico dati in 4G al costo mensile di 4,99 euro (ecco il link diretto).

Le offerte tariffarie iliad Giga 40 e iliad Giga 50 includono anche minuti illimitati verso numeri di rete fissa e mobile di Canada e Usa; minuti illimitati verso tutti i numeri di rete fissa di Azzorre, Sudafrica, Germania, Andorra, Austria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Cina, Cipro, Corea del Sud, Croazia, Danimarca, Spagna, Estonia, Finlandia, Francia, Gibraltar, Guadalupa, Guam, Guernsey, Guyana, Hong Kong, Ungheria, Isola di Man, Arcipelago delle Canarie, India, Irlanda, Islanda, Istraele, Jersey, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Madera, Malta, Martinica, Mayotte, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Perù, Polonia, Portogallo, Puerto Rico, Slovacchia, Repubblica Ceca, Riunione, Romania, Regno Unito, San Marino, Slovania, Svezia, Svizzera e Taiwan.

E’ possibile attivare le offerte iliad direttamente online, sul sito ufficiale dell’operatore, oppure tramite le SIMBOX, distributori di SIM automatici presenti negli iliad Store e Corner, distribuiti in tutta la penisola italiana.

Il costo iniziale da sostenere comprende il costo di una nuova SIM iliad, pari a 9,99 euro, al quale aggiungere il primo canone anticipato dell’offerta scelta per un totale di 17,98 euro per Giga 50, 16,98 euro per Giga 40 e 14,98 euro per Voce da pagare esclusivamente con carta di credito o carta prepagata.

fonte: mondomobileweb.it

view post Posted: 29/7/2019, 14:13     +2Conferenza di TIM e Inwit con gli analisti: maggiori dettagli sull’accordo di rete con Vodafone - SMARTPHONE NEWS

Conferenza di TIM e Inwit con gli analisti: maggiori dettagli sull’accordo di rete con Vodafone

Oggi TIM, Vodafone e Inwit hanno ufficializzato l’accordo di condivisione delle infrastrutture attive e passive. Vodafone farà confluire la propria infrastruttura passiva di rete in una nuova società incorporata in Inwit e i due operatori avranno la medesima partecipazione nel capitale, pari al 37,5% ciascuno. In una call conference di questo pomeriggio, TIM e Inwit hanno presentato ulteriori dettagli agli stakeholders.

La conferenza di TIM, che ha fatto seguito a quella congiunta con Vodafone, è stata intitolata “Sharing for growth” e ha avuto l’obiettivo di dimostrare i benefici dell’operazione in questione.

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Oggi TIM, Vodafone e Inwit hanno ufficializzato l’accordo di condivisione delle infrastrutture attive e passive. Vodafone farà confluire la propria infrastruttura passiva di rete in una nuova società incorporata in Inwit e i due operatori avranno la medesima partecipazione nel capitale, pari al 37,5% ciascuno. In una call conference di questo pomeriggio, TIM e Inwit hanno presentato ulteriori dettagli agli stakeholders.

La conferenza di TIM, che ha fatto seguito a quella congiunta con Vodafone, è stata intitolata “Sharing for growth” e ha avuto l’obiettivo di dimostrare i benefici dell’operazione in questione.

Luigi Gubitosi ha parlato di un passo estremamente importante nel nuovo viaggio iniziato sette mesi fa con TIM. La partnership è composta da vari elementi e darà vita, sostengono le aziende, a una super tower company in grado di dare una copertura senza pari in Italia, per un uso più efficiente del parco torri a vantaggio di tutti.


TIM e Vodafone potranno ospitarsi a vicenda con le componenti attive, fornendo vantaggi a tutti gli stakeholders grazie a una copertura più ampia e capillare a vantaggio dei clienti, anche nelle aree bianche e dove il digital divide rappresenta un limite tangibile per lo sviluppo economico. Con questo accordo, TIM ridurrà anche il debito netto di 1,4 miliardi di euro.

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Come mostra la slide in alto, Inwit acquisirà una quota per 2,1 miliardi di euro in cash ed emetterà 360 milioni di azioni per Vodafone, così da offrire a entrambi gli operatori una parità di quota del 37,5%. Inoltre, la tower company pagherà anche un dividendo straordinario in linea on il raggiungimento del credit rating BB+, la cui natura non è stata però specificata.

Come già accennato oggi pomeriggio nell’evento congiunto, TIM e Vodafone avranno un controllo congiunto di Inwit in un accordo triennale; la quota, inoltre, potrà essere ridotta al 25%.

Dopo la transazione, TIM promette di poter raggiungere più velocemente una copertura 5G nazionale entro il 2025 e dei benefici in termini di cumulative cash flow di 800 milioni di euro. In termini di EBITDA, “il nuovo Inwit”, ovvero la nuova entità, dovrebbe generare un incremento di 200 milioni di euro, e 75 milioni per la partecipazione di TIM. Di questo aumento dell’EBITDA, una parte, pari a circa 20 milioni di euro, sarà garantita dal decommissioning di alcuni siti liberati da TIM e Vodafone.

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Giovanni Ferigo, Amministratore Delegato di Inwit, ha commentato con grande soddisfazione l’accordo, accogliendo Vodafone come azionista e anchor tenants. L’AD sottolinea inoltre che i ricavi annuali per Inwit potrebbero aumentare dell’80% circa da parte di TIM e Vodafone e del 70% dagli altri clienti; in termini di ricavi run-rate, ci si attende di superare il miliardo di euro, grazie ai nuovi contratti come fornitore preferito da TIM e Vodafone.

La struttura capitale della nuova Inwit comprenderà un nuovo bilanciamento tra debito ed equity. Il debito sarà composto da una quota pari a 1 miliardo di euro a cinque anni e un prestito ponte di 1.5 miliardi per 18 mesi più 6 mesi, che sarà rifinanziato alla chiusura a seconda delle condizioni di mercato. Infine, viene considerata anche una revolving facility da 0,5 miliardi con scadenza a 5 anni.

Le cifre dell’operazione, dunque, riassumendo, saranno le seguenti: 2,1 miliardi di euro a Vodafone, per acquistare il 43% di Vodafone Towers; 600 milioni di free cash flow; debiti per 2,5 miliardi di euro; EBITDA per Inwit di 200 milioni di euro e benefici per TIM superiori agli 800 milioni di euro in 10 anni.

Negli 800 milioni di benefici per TIM, rientra una componente dell’Opex che in generale avrà un impatto stimato intorno al 25% circa del totale; la condivisione attiva gioca però il ruolo principale in questa cifra tramite importanti risparmi in termini di Capex.

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Come noto, l’operazione sarà soggetta all’approvazione da parte dell’Assemblea di Inwit e delle Autorità competenti. Nel rispondere a una domanda di un analista, i rappresentanti di TIM e Inwit fanno notare che alcuni siti e piattaforme saranno disponibili anche per altri operatori, offrendo dunque l’opportunità di ricevere un servizio sia in termini di spazio meccanico che elettromagnetico.

Non vengono però comunicati dettagli aggiuntivi per quanto concerne il processo regolatorio. I rappresentanti delle due aziende preferiscono infatti attendere le prossime settimane e non hanno specificato se le Autorità coinvolte saranno solo italiane o anche europee.

Secondo quanto dichiarato, si attende il closing dell’accordo entro il primo trimestre del 2020; la vendita del 25% del capitale della nuova società delle torri, al momento, non è stato invece commentato dai membri dei board.

fonte: mondomobileweb.it

view post Posted: 29/7/2019, 14:09     +1Vodafone: dal 2 Settembre 2019 aumento di 1,98 euro al mese su altre offerte ricaricabili - SMARTPHONE NEWS

Vodafone: dal 2 Settembre 2019 aumento di 1,98 euro al mese su altre offerte ricaricabili


Dopo gli aumenti subiti da alcuni clienti nei mesi scorsi, Vodafone si prepara a comunicare ad un nuovo gruppo di clienti di rete mobile l’aumento di 1,98 euro al mese sul costo della propria offerta. Si tratta di un nuovo scaglione di clienti che verranno coinvolti, in questo caso dal 2 Settembre 2019.

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Dunque, i clienti Vodafone che pensavano di essere rimasti “immuni” dall’aumento di 1,98 euro al mese, dovranno purtroppo ricredersi.

Al momento, non sembrerebbero essere ancora state inviate delle comunicazioni via SMS, ma chiamando il numero gratuito 42590, l’IVR sta già informando altri clienti che dal 2 Settembre 2019 verranno impattati dalla rimodulazione del costo dell’offerta.

Dopo gli aumenti subiti da alcuni clienti nei mesi scorsi, Vodafone si prepara a comunicare ad un nuovo gruppo di clienti di rete mobile l’aumento di 1,98 euro al mese sul costo della propria offerta. Si tratta di un nuovo scaglione di clienti che verranno coinvolti, in questo caso dal 2 Settembre 2019.


Dunque, i clienti Vodafone che pensavano di essere rimasti “immuni” dall’aumento di 1,98 euro al mese, dovranno purtroppo ricredersi.

Al momento, non sembrerebbero essere ancora state inviate delle comunicazioni via SMS, ma chiamando il numero gratuito 42590, l’IVR sta già informando altri clienti che dal 2 Settembre 2019 verranno impattati dalla rimodulazione del costo dell’offerta.


Come già spiegato approfonditamente da MondoMobileWeb, ultimamente gli operatori hanno cambiato il modo di comunicare le rimodulazioni tariffarie, accorpando questo avviso con quello del rinnovo della propria offerta.

Dunque, molto probabilmente, l’invio della comunicazione per i clienti coinvolti potrebbe cominciare con i messaggi di avviso per i rinnovi successivi al 2 Agosto 2019, dove nello stesso SMS verrà inclusa anche la comunicazione dell’aumento che sarà effettivo a partire dal primo rinnovo successivo il 2 Settembre 2019.

Dalle prime segnalazioni giunte a MondoMobileWeb, alcune delle offerte coinvolte sono la Special Minuti 30GB (9,99 euro al mese) e la Special Minuti 50GB (6,99 euro al mese).

In quest’ultimo caso, come già raccontato, questa specifica offerta tariffaria era stata già impatta nel primo scaglione del 27 Giugno 2019. In quel caso, secondo le testimonianze raccolte, erano state coinvolte le Special Minuti 50GB attivate prima del 1° Novembre 2018.

Invece, grazie alle segnalazioni raccolte, sembrerebbe che siano coinvolte dall’aumento del 2 Settembre 2019 le Special Minuti 50GB attivate a Gennaio 2019 e a Marzo 2019. Si tratta solo di alcuni esempi, non è escluso che possano essere coinvolti anche clienti che hanno attivato la stessa offerta in periodi differenti.

Dunque, dopo i clienti coinvolti dall’aumento del 27 Giugno 2019, del 15 Luglio per alcuni e del 28 Luglio 2019 per altri, adesso anche un nuovo gruppo di clienti Vodafone subirà l’aumento di 1,98 euro al mese a partire dal 2 Settembre 2019.

Tutti i clienti Vodafone coinvolti dall’aumento hanno comunque la possibilità di aggiungere gratuitamente sin da ora alla propria offerta 20 Giga al mese per un anno (opzione 20 Giga Free), chiamando il numero gratuito 42590 dalla propria SIM coinvolta.

Se il cliente Vodafone accetta la promozione di caring, entro 72 ore riceverà il seguente SMS: “20 Giga Free è attiva. Hai 20 Giga gratis ogni mese per un anno. Poi si disattivano in automatico. Per info vai sull’app voda.it/myofferta“.

Anche in questo caso, tutti i clienti interessati potranno recedere dal contratto o passare ad altro operatore senza penali fino al giorno prima dell’ultima variazione contrattuale, specificando come causale del recesso “Modifica delle condizioni contrattuali“.

I clienti Vodafone che hanno un’offerta che include telefono, tablet, “Mobile Wi-Fi”, o un contributo di attivazione a rate, potranno continuare a pagare, a seconda dell’offerta, le eventuali rate residue addebitate con la stessa cadenza e con lo stesso metodo di pagamento prescelto.

Il diritto di recesso può essere esercitato gratuitamente, eventualmente mantenendo attiva un’offerta che include un telefono e continuando a pagare le rate residue con la stessa cadenza e metodo di pagamento su variazioni.vodafone.it o inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno a: Servizio Clienti Vodafone, casella postale 190, 10015 Ivrea (Torino), o via PEC all’indirizzo [email protected], chiamando il Servizio Clienti Vodafone al 190 o compilando l’apposito modulo nei negozi Vodafone, esplicitando la causale sopraindicata.

fonte: mondomobileweb.it

view post Posted: 27/3/2018, 13:43     +1ACCOUNT PREMIUM SPOTIFY - FREE ZONE: ACCOUNT & DATABASE GRATIS

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Edited by vincy98 - 9/4/2018, 10:58
view post Posted: 5/11/2017, 12:33     +1Vodafone Special 20GB: 1000 minuti, 1000 sms, 20 Giga in 4G a 10 euro ogni 4 settimane - SMARTPHONE NEWS

Vodafone Special 20GB: 1000 minuti, 1000 sms, 20 Giga in 4G a 10 euro ogni 4 settimane

Vodafone Italia ha deciso di prorogare l’offerta esclusiva Vodafone Special 20GB a 10 euro ogni 4 settimane fino al 31 Gennaio 2018. Ricordiamo che l’offerta è attivabile se si proviene da Poste Mobile, LycaMobile, FastWeb Mobile, KenaMobile (Nòverca Full), Digi Mobile Full, BT Enia Mobile, Digi Italy, Erg Mobile, 1Mobile, BT Italia Full MVNO, Digitel Italia. Dal 12 Dicembre 2017 non è più disponibile se si proviene da Daily Telecom.

Dal 17 Novembre 2017 in edizione limitata i nuovi clienti privati Vodafone che decidono di attivare una nuova sim ricaricabile con contestuale richiesta di portabilità del proprio numero attivo con un altro operatore mobile (MNP), potranno attivare nei Vodafone Store o Vodafone Point aderenti all’iniziativa, la promozione Vodafone Special 20GB a 10 euro ogni 4 settimane.

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Vodafone Special 20GB 10E offre ogni 28 giorni: 1000 minuti verso tutti i numeri nazionali mobile e rete fissa, senza scatto alla risposta, effettivi secondi di conversazione; 1000 verso tutti i numeri nazionali e 20 Giga di Internet Mobile in 4G ad alta velocità a 10 euro ogni 4 settimane.


La promozione è attivabile se si riceve l’sms informativo o se si proviene da alcuni Operatori Virtuali:

PosteMobile, FastWeb Mobile, LycaMobile, KenaMobile, Digi Italy, Erg Mobile, 1Mobile, Ringo Mobile, NoiTel Mobile, BT Enia Mobile, BT Italia Full MVNO, SimPiù Digitel Italia e Digi Mobile Full.

E’ previsto un costo di attivazione di 5 euro, oltre il costo della nuova SIM. L’offerta Vodafone Special 20GB, tramite codici coupon interni, è attivabile nei Negozi Vodafone aderenti all’iniziativa.


vodafonespecial20gb

fonte: mondomobileweb.it



Edited by vincy98 - 13/12/2017, 16:45
view post Posted: 25/10/2017, 19:34     +3Pubblicazione offerte telefoniche e news sulle situazione delle reti - SMARTPHONE NEWS
Salve a tutti grazie a questo sondaggio vorrei capire se i topic che sto pubblicando di recente sono di vostro gradimento o meno.
Vorreste che io continui a pubblicare :
view post Posted: 9/10/2017, 19:43     +1Vodafone: l’impero di un colosso della telefonia mondiale - SMARTPHONE NEWS

Vodafone: l’impero di un colosso della telefonia mondiale

Erano gli albori degli anni ’80 quando la Racal Strategic Radio (controllata dalla Racal Electronics), società che si occupava di tecnologie radio per il settore militare, estendeva le sue attività al mercato della telefonia mobile. Già nel 1973 Martin Cooper, direttore di Motorola, aveva effettuato la prima chiamata della storia da un telefono cellulare, contattando proprio il suo rivale, Joel Engel della Bell Labs, comunicandogli in diretta l’avvenuto esperimento con il DynaTAC 8000X, un apparecchio dal peso di 1,5 chilogrammi e con un’autonomia di mezz’ora disponibile dopo 10 ore di ricarica. Tale apparecchio divenne disponibile sul mercato a partire proprio dal 1984. Nella percezione di innovazioni stravolgenti in arrivo, nel 1982 Racal Strategic Radio e Millicom Inc, la società americana creata per fornire servizi voce e dati sul mercato statunitense, realizzarono la joint venture Racal-Millicom, con la quale si aggiudicarono la licenza ad operare come secondo gestore telefonico nel Regno Unito, rappresentando così l’alternativa a British Telecom.



Il 22 marzo 1984 venne ufficializzato il nome del futuro operatore telefonico: Vodafone, acronimo di Voice Data Fone (trascrizione fonetica di “phone”). I primi servizi, dato anche il costo ancora poco accessibile alla totalità del pubblico dei telefoni cellulari, erano rivolti principalmente agli uomini d’affari e a professionisti dal forte bisogno di rintracciabilità (soprattutto giornalisti e dottori). All’alba del 1985 Vodafone divenne operativo in Gran Bretagna. Dopo aver acquisito la totalità delle quote della Racal-Millicom, Racal Strategic Radio, rinominata Racal Telecommunications, otteneva molti più investimenti di quanto avvenisse alla sua controllante, Racal Electronics. L’impressionante crescita fu il presupposto della scissione della telco dall’azienda madre e della creazione della Vodafone Group nel 1991, il cui condottiero sarebbe rimasto lo storico manager aziendale Gerry Whent.

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La vera espansione e i nuovi record si registrarono negli anni Novanta: oltre a diventare la prima società al mondo a raggiungere insieme a Telecom Finlandia un accordo internazionale di roaming e a fornire servizi GSM in Gran Bretagna, Vodafone acquisì People Phone e Aset Communications, due società indipendenti di servizi telefonici, appropriandosi dei 200 negozi che esse detenevano in Regno Unito. Fondando la Vodafone Group International, fu possibile per l’azienda inglese accedere anche ad acquisire licenze per gli altri mercati nazionali. In Italia intanto, fu proprio con l’acquisto della Mannesman che Vodafone Group si assicurò, il controllo di Omnitel Pronto Italia e Infostrada dopo la cessione alla società tedesca delle quote che Olivetti possedeva. Con l’acquisizione di Mannesman Vodafone raddoppiava la sua estensione, diventando l’operatore più grande al mondo e si assicurava anche il controllo di Orange UK, pur dovendola cedere per adempiere ai vincoli antitrust inglesi.

Nel 1997 fece intanto comparsa per la prima volta la virgoletta di Vodafone, il simbolo di inizio della conversazione che rappresenta ancora oggi il marchio del colosso delle telecomunicazioni.

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Dal 2001 Vodafone ha costituito anche la sua rete di partners in tutto il mondo, fornendo servizi telefonici nei mercati locali pur non investendo in infrastrutture o in partecipazioni aziendali. La presenza di perdite significative nel bilancio hanno costretto i vertici alla cessione di quote detenute nelle società di alcuni Paesi, come avvenuto in Giappone, Svezia, Belgio e Svizzera. L’ultima grande operazione economica ha riguardato la cessione delle quote possedute nella telco statunitense Verizon Wireless, concludendo un affare di 130 miliardi di dollari (110 miliardi di euro circa).

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Il 5 ottobre 2017 i vertici di Vodafone Group, a cui appartiene l’italiano Vittorio Colao, dal 2008 Chief Executive Officer del gruppo, hanno annunciato il nuovo logo e il nuovo slogan.

Il motto valido a livello internazionale “Power To You” (che in Italia aveva già sostituito “Life is now“) è stato sostituito da “The future is exciting. Ready?”. In italiano sarà tradotto in: “Il futuro è straordinario. Ready?”.



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l colosso mondiale delle comunicazioni, presente in decine di stati del pianeta con il proprio logo, e in molti altri attraverso gli accordi di collaborazione, vanta circa 450 milioni di clienti, il 6% delle SIM nel mondo, e quasi 112 mila dipendenti. Vodafone è presente anche nel sociale, attraverso i progetti della Vondafone Foundation (tra cui l’ultima iniziativa di ristabilimento della rete nei territori colpiti dall’uragano Irma).

La storia trentennale di uno dei pionieri al mondo della telefonia mobile ha senz’altro contribuito ai cambiamenti di un contesto in piena crescita, dovendosi adattare a sua volta ai molteplici cambiamenti che le circostanze hanno richiesto, di cui l’ultima strategia di posizionamento ne è sicuramente un esempio. L’ultimo slogan ufficializzato probabilmente, pur essendo rivolto ai consumatori, più che mai sembra legarsi alle sfide del futuro che la società inglese dovrà affrontare con prontezza.

fonte: mondomobileweb.it



Edited by keysersoze86 - 9/10/2017, 21:23
view post Posted: 9/10/2017, 18:49     +1Tim Super One 32GB: minuti illimitati e 32 Giga in 4G a 15 euro ogni 4 settimane - SMARTPHONE NEWS

Tim Super One 32GB: minuti illimitati e 32 Giga in 4G a 15 euro ogni 4 settimane

Dal 14 Settembre al 18 Ottobre 2017, salvo esaurimento codici, alcuni ex clienti TIM selezionati dal reparto commerciale ed alcuni clienti Wind e Tre potranno attivare, nei rivendori TIM aderenti, la nuova offerta speciale Tim Super One + 30GB Free, con minuti illimitati* verso tutti, 2 Giga di Internet Mobile 2G/3G/4G e 30 Giga Gratis di Internet Mobile 2G/3G/4G.

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Tim Super One + 30GB Gratis (denominata anche Tim Super One 32GB) offre minuti illimitati verso tutti i numeri nazionali mobili e rete fissa e 32 Giga a 15 euro ogni 4 settimane con addebito su credito residuo. I 30GB aggiuntivi si attiveranno in automatico entro 72 ore dall’attivazione della nuova SIM ricaricabile.

Nei paesi dell’Unione Europea sarà possibile utilizzare 2GB di traffico dell’opzione Tim Super One e 2GB di traffico dati dell’opzione aggiuntiva +30GB Gratis.

In allegato maggiori info sull'offerta.

fonte: mondomobileweb.it

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