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Anteprima di Halo 5: Guardians

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view post Posted on 20/12/2014, 14:06     +2   +1   -1
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Powa

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Anteprima di Halo 5: Guardians
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No, da 343 non ce l’aspettavamo una tale caduta di stile. Il team scelto da Microsoft per prendere in mano il marchio Halo ci aveva sorpreso positivamente con il quarto capitolo principale e, pur con qualche singhiozzo, era riuscito a dimostrare non solo di avere talento, ma persino sprazzi di una visione “nuova” e interessante per il futuro della serie. Poi è arrivata la Halo Collection, un lavoro titanico che doveva spaccare il mondo e rinfrescare l’amore dei fan degli shooter per la serie…. e tutti sappiamo come è andata a finire. I 343 stanno lavorando strenuamente per risolvere la situazione (che è migliorata, ma non si è ancora conclusa), tuttavia hanno perso molta della fiducia dei fan. Un vero peccato, specialmente se si considera che ora è finalmente arrivata tra noi la beta dell’attesissimo Halo 5, e già dai primi match l’esperienza è tornata a farci sperare. Basterà a far tornare gli aficionados stizziti? Noi speriamo di sì, perché così a occhio il gioco dà l’impressione di poter rappresentare una reale evoluzione per il marchio.

Occhio al mirino
Partiamo con le modalità disponibili in questa beta: solo una, massacro a squadre a otto giocatori. Contrariamente a quanto potrebbero pensare le malelingue, la scelta non è dovuta ad arcane limitazioni tecniche bensì al fatto di venir ritenuta sia dagli sviluppatori che dai numerosi giocatori esperti da loro consultati la perfezione per una partita competitiva. Quattro giocatori per squadra è un numero che spinge immediatamente alla collaborazione, dando a ogni Spartan una forte influenza sul match. Le mappe, dal canto loro, dimostrano di esser state calcolate proprio attorno a questo quantitativo di utenti, poiché non sono particolarmente estese, ma risultano strutturate in modo molto intelligente e ricche di passaggi o coperture che offrono numerose possibilità a livello di aggiramento dei nemici e manovre tattiche. Ne abbiamo provate una manciata, ma il livello generale ci è sembrato già da torneo competitivo.
Se le mappe restano una sicurezza, ad ogni modo, le meccaniche non sono più il solito inamovibile pilastro della serie. I 343 hanno cambiato tanto nel sistema, e stavolta paiono averlo fatto del tutto in meglio. Gli Spartan ora dispongono dell’aim down the sights (ribattezzato Smart Scope) ad esempio, una cosa che avrà già fatto imprecare a raffica molti lettori, ma non va invece vista con disprezzo poiché implementata alla grande. Prendere la mira non rallenta la velocità di movimento base e se si viene colpiti si torna all’istante alla mira normale, una soluzione che impedisce di abusare dell’opzione e la rende utile solo per le battaglie dalla lunga distanza (donando una maggiore flessibilità anche ad armi comunemente utilizzate solo a corto raggio). Non è tutto, perché mirare in salto attiva i jetpack fermando di colpo il soldato in volo, una manovra che può prendere di sorpresa un avversario durante uno scontro o permettere di sfruttare alture inusuali per eliminare dalla distanza gruppi di nemici una volta conquistato un bel fucile da cecchino.
Le basi fondamentali sono sempre le stesse: il gioco offre ancora scontri 1 contro 1 al cardiopalma, resi molto più esaltanti rispetto alla media degli fps grazie alla resistenza degli Spartan, agli scudi ricaricabili e alla loro notevole mobilità. Si tratta poi di un’arena shooter nell’anima, con uno spawn a tempo di armi potenti sulla mappa che vanno conquistate per ottenere un vantaggio sugli avversari, e una forte enfasi sul movimento. Per sottolineare ulteriormente la cosa, gli sviluppatori hanno deciso di dare a tutti gli Spartan un dash a reazione, con cooldown, utilizzabile più volte durante il match, che unito a una corsa in grado di divenire velocissima dopo qualche secondo di scatto (peraltro mantiene la velocità durante il salto) rende le battaglie fulminee e mostruosamente adrenaliniche. Gli Spartan in Halo 5: Guardians sono dei fulmini con una mira invidiabile, e danno per una volta davvero l’impressione di essere dei supersoldati.

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Poco da criticare anche per quanto riguarda le armi da fuoco, praticamente tutte vecchie conoscenze. Tra DRM, magnum e fucile d’assalto ci siamo trovati subito a casa, e abbiamo apprezzato il lodevole bilanciamento delle bocche da fuoco, già in toto molto affidabili fin da subito.
Molto apprezzabile pure il ritorno delle opzioni di personalizzazione delle armature potenziate, che permettono di personalizzare il proprio alter ego a dovere, e un ranking system che potrebbe dar vita a un matchmaking sensato.
Impossibile invece dare un giudizio tecnico. Al momento il titolo ha una risoluzione volutamente limitata per assicurare il massimo della fluidità, e il prodotto finale sarà totalmente diverso. Come già precisato, comunque, siamo di fronte a uno shooter spaventosamente veloce e affinato, con una risposta dei comandi e un feeling di altissima qualità. Forse è il caso di crederci, nonostante tutto.

Fonte:Spaziogames

 
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