JDownloader Account Premium WorldBytez Filestore Easybytez Datafile Rapidgator Uploaded Easybytez Spotify IPTV DAZN SKY

Allegri-Conte: che sfida. Max prepara il sorpasso

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 8/4/2015, 15:33     +1   -1
Avatar

Spammatore Nato

Group:
Member
Posts:
1,748
Punti Reputazione JDP!:
+87

Status:


Allegri-Conte: che sfida. Max prepara il sorpasso

yR22fCG

Alla fine si riduce tutto a una questione di numeri, quasi sottovalutando quel che poi conta, e che cioè uno è stato bravo a lavorare nel solco creato dall'altro. Allegri-Conte diventa una sfida - a distanza, banalmente -, un confronto per cercare di capire chi sia meglio dell'altro o solamente per ribadire che la gestione, di entrambi, è stata ed è impeccabile. Certo è che il primo anno di Allegri è sfizioso. Non solo perché era stato accolto con una certa puzza al naso dal popolo bianconero. Ma anche perché, pur non sfiorando nemmeno l'esagerazione dei 102 punti "contiani", il tecnico livornese sta sotto sotto pensando al sorpasso nei confronti del predecessore. E allora rieccoli i numeri. Primo anno di Conte: scudetto e finale di Coppa Italia. Primo anno di Allegri: scudetto solo da ufficializzare, finale di Coppa Italia e quarti di Champions. Meglio, obiettivamente, non era possibile fare.
Il bello, nemmeno a dirlo, viene solo adesso. E' come essere in cima a una salita e prepararsi a buttarsi giù a mille all'ora. Se non finisci fuori strada alla prima curva, hai solo da goderti l'aria sul faccione mentre viaggi verso il traguardo. Uno alla volta. A partire, appunto, dal sorpasso di Allegri su Conte. Se infatti il ct della Nazionale ricorda di tanto in tanto che lui, solo un anno fa, ha fatto punti in campionato come nessuno prima, il buon Max sa bene che gliene serviranno molti meno per ottenere lo stesso risultato - leggasi scudetto - e che, al di là del muro, appena dietro il Monaco, c'è la semifinale di Champions. Questo sì, traguardo mai raggiunto da Conte. Per non parlare dell'altra porta aperta, e cioè la Coppa Italia. Conte una finale l'ha giocata e persa. Allegri può giocarla e vincerla.

Certo è che si parla di cannibali, gente che non lascia nemmeno un briciolo di carne attaccata all'osso. Tecnici, comunque, che devono molto alla loro squadra. In questo, Tevez l'ha spesso ricordato, c'è parte del merito dell'attuale tecnico bianconero. Allegri non ha mai detto - forse nemmeno pensato - che la sua Juve vince per meriti suoi. Ha piuttosto ammesso spesso di essere lui stesso sorpreso dalla fame dei suoi giocatori. Ne ha sottolineato i meriti spingendosi oltre le qualità tecnico-tattiche. Ha capito, insomma, che se la sua squadra lotta e corre non lo fa per lui come non lo faceva per Conte. Lo fa perché ciascuno dei suoi giocatori ne sente quasi un'urgenza. Correre per vincere. Solo per questo.

In certo senso, e con le dovute distanze, il passaggio da Conte ad Allegri ricorda vagamente quello tra Sacchi e Capello nel Milan dei primi anni novanta. Allora, però, don Fabio ereditò una squadra stanca mentalmente e la ricaricò modificandone le abitudini. Allegri, invece - e tutti glielo riconoscono - ha evitato la presunzione di voler cambiare lavorando, come detto, sul solco di Conte. Lentamente, e quando gli è stato possibile, ha variato il modulo rendendolo solamente più elastico e, come dimostra la partita del Franchi, ha saputo sfruttare ogni centimetro della sua rosa. Quel che più fa impressione del successo straripante di Firenze non è la dimensione del risultato quanto il modo in cui è stato ottenuto. Senza Pirlo, Tevez, Buffon, Barzagli, Lichtsteiner, Pogba. Sei giocatori insostituibili fino a qualche mese fa. A proposito: Pirlo si allenerà da oggi in gruppo per essere disponibile in Champions e Tevez è atteso da accertamenti medici che non dovrebbero riservare brutte sorprese. L'obiettivo, adesso, è per tutti il Monaco. Ci sono una semifinale da prendersi e un sorpasso da effettuare.



Fonte : Sport Mediaset

 
Top
0 replies since 8/4/2015, 15:33   4 views
  Share