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Tennis, Australian Open: Djokovic soffre, poi rinasce e batte Thiem in finale

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view post Posted on 2/2/2020, 14:46     +1   -1
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Tennis, Australian Open: Djokovic soffre, poi rinasce e batte Thiem in finale



Gli Australian Open 2020 vanno a Novak Djokovic, che in cinque set batte Dominic Thiem e per l'ottava volta in carriera va a vincere sul cemento di Melbourne (17° Slam in carriera). Il serbo in oltre quattro ore di partita deve anche superare qualche momento difficile, come a cavallo tra il secondo e il terzo set, poi prevale 6-4, 4-6, 2-6, 6-3, 6-4 e ha la meglio su un avversario che nelle ultime cinque sfide lo aveva battuto quattro volte.

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Melbourne si rivela quindi una sorta di giardino di casa per Novak Djokovic, che si conferma campione agli Australian Open dopo la vittoria del 2019 e aggiunge il 2020 a un elenco personale di successi inaugurato nel 2008 e proseguito nel 2011, 2012, 2013, 2015 e 2016 prima della doppietta degli ultimi due anni. Quest'anno però la missione non è certo scontata, perché dall'altra parte c'è un osso duro. Non era mai successo né a Thiem né a nessun altro austriaco di arrivare alla finale degli Australian Open, ma il 26enne nato a sud di Vienna ha tutte le intenzioni di riscrivere la storia: del resto delle ultime cinque sfide con Djokovic ne ha vinte quattro, e soprattutto arriva all'atto finale di Melbourne dopo aver abbattuto lungo il cammino gente come Mannarino, Fritz, Monfils, Zverev e soprattutto Nadal (sconfitto nei quarti in soli quattro set). L'esperienza però è importante in eventi del genere, e Nole lo dimostra immediatamente prendendosi il break del 2-0 dopo un lunghissimo game deciso al dodicesimo punto (e in cui il serbo prevale nonostante 9 prime su 12 per Thiem). L'austriaco fatica a reagire di fronte a un avvio di partita pressoché perfetto di Djokovic, ma nel settimo game si inventa il controbreak che riapre i giochi (fatali due errori in dritto del Djoker e un rovescio che si infrange sulla rete). Il set diventa quindi bellissimo e Nole se lo porta a casa in uno strepitoso decimo game in cui sfrutta un errore sottorete di Thiem e soprattutto un doppio fallo che fa capire come la tensione, a questi livelli, si senta eccome. Sembra poter diventare una passeggiata per Djokovic, ma non è affatto così.

Thiem tiene il servizio a 0 in avvio di secondo set, e poi si porta sul 2-1 martellando il blasonato avversario e costringendolo a concedergli un break al terzo tentativo. L'austriaco resiste sul 3-2 e annulla il controbreak a Djokovic, ma si deve arrendere nell'ottavo game che vale il 4-4 (difficoltoso, in particolare, il rovescio lungolinea di un Thiem piuttosto contratto). Dura però un solo game, perché Djokovic si fa strappare il servizio per la palla del 5-4 (e si infuria con il giudice di sedia) e Thiem si prende il set lasciando l'avversario a 15. La partita sembra aver cambiato faccia, perché il terzo set è tutto a favore di Thiem, bravo a prendersi subito il break su un rovescio sbagliato da Djokovic che appare decisamente stanco. Addirittura si vola sul 3-0, con il doppio break che sembra porre le basi per un inatteso passaggio di testimone sul cemento di Melbourne: il set termina infatti 6-2, nonostante un ultimo game in cui Nole vende carissima la pelle e cade dopo aver annullato tre set point e vanificato anche una palla break. Mai dare Djokovic per sconfitto, però. Specie agli Australian Open. Il fuoriclasse di Belgrado torna a salire di tono dopo le difficoltà anche fisiche dei minuti precedenti: resiste a una palla break nel terzo game, poi concede le briciole nei turni di battuta e al momento giusto piazza la zampata. Avviene sul 4-3, quando Thiem si concede un altro doppio fallo e esagera con un dritto che finisce lungo: è il nuovo break di Djokovic, che si prende il 6-3 a 0 con un ace, dimostrando di essere pienamente in partita.

E addirittura Nole accelera, prendendosi subito il break del 2-1 in avvio di quinto set, aumentando ulteriormente la tensione sulle spalle di Thiem: il più giovane avversario, ancora a caccia del primo Slam della carriera, su uno dei campi preferiti dal suo avversario, è anche costretto a inseguire. E Thiem prova a non mollare, costruendosi subito due palle del controbreak che Djokovic annulla prendendosi il 3-1 e portandosi a casa un complicatissimo 3-4 quando il serbo era già pronto a chiudere in ulteriore anticipo le ostilità. La sfida ormai è però indirizzata verso il vincitore più atteso, un Novak Djokovic che chiude la contesa in pieno controllo fisico e nervoso del suo avversario. Con Melbourne che rimane il suo giardino prediletto, anche se si tratta di un giardino fatto di cemento.

Fonte: sportmediaset

 
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