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Posts written by keysersoze86

view post Posted: 25/1/2022, 11:17     +1Prezzi delle schede video in calo? C'è qualche (timido) segnale di speranza - TECH NEWS

Prezzi delle schede video in calo? C'è qualche (timido) segnale di speranza



Una premessa è doverosa: non vogliamo creare false speranze. Detto questo, sembra che l'ingresso nel 2022 abbia portato a un raffreddamento della curva legata al prezzo delle GPU. Anzi, a dire la verità, pare vi sia anche un'inversione di tendenza, sebbene sia troppo presto per darla come consolidata.

Si può quasi fare il parallelo con la pandemia di COVID, con ondate più o meno rilevanti di contagi che hanno fatto salire o scendere la cosiddetta "curva". E in un momento in cui qualcuno si azzarda a dire che con Omicron abbiamo forse toccato il "picco", c'è chi prova a vedere segnali simili anche nell'andamento dei prezzi delle GPU.

La consueta analisi di 3DCenter.org sui prezzi in Europa (Germania e Austria) evidenzia che i prezzi delle schede video a gennaio sono in parabola discendente. Dall'ultima rilevazione fatta a metà dicembre 2021 vediamo un calo costante, in particolare nell'analisi svolta il 23 gennaio. Le GPU NVIDIA tracciate ora sono mediamente il 77% più costose del prezzo listino consigliato (MSRP), mentre quelle AMD il 67%.

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Siamo ben lontani da poter dire che le GPU sono tornate a essere "economiche", ma se non altro costano meno di un tempo. A far sperare c'è il passaggio nel corso dell'anno (giugno?) di Ethereum al meccanismo di convalida proof-of-stake (che non richiederà più la potenza dell'hardware), il che significa che l'acquisto di una nuova GPU oggi potrebbe essere difficile da ripagarsi per i miner, in quanto serve molto più tempo per rientrare dall'investimento e creare profitto.

Questo, unito al calo dell'intero mercato delle criptovalute che rende il mining meno redditizio, sembrerebbe aver un effetto positivo sulle GPU anche in termini di disponibilità effettiva nei negozi, come dimostra la curva del grafico in netto miglioramento.

Il buon segnale non sembra interessare solo gli acquisti nei negozi, ma anche il mercato di seconda mano: stando a un'analisi di Tom's Hardware USA, il prezzo delle schede su eBay è sceso fino all'11% nelle ultime settimane, con una media intorno al 5%. I volumi però non sono molto alti e questo potrebbe aver inciso sul prezzo finale delle transazioni. I dati risalgono alla scorsa settimana, prima dell'ultimo crollo delle crypto che potrebbe portare i miner a riversare ulteriori schede sul mercato dell'usato.

Non è da escludere che la maggiore disponibilità non sia imputabile solo ai minori acquisti di miner, ma anche agli acquisti in senso generale: l'inflazione si fa sentire (in tutta Europa, Germania in primis) in questo periodo e con i prezzi in crescita le GPU per molti potrebbero essere diventate un acquisto non necessario, oggi più che mai.

In ultimo, in Asia affermano che a partire da metà 2022 la carenza di substrati ABF (Ajinomoto Build-up Film) fondamentali per la produzione elettronica dovrebbe alleviarsi, e questa dovrebbe essere un'ottima notizia dal punto di vista della disponibilità dei prodotti finali. La notizia è all'interno di un articolo che riguarda le vendite di schede ASRock e TUL; qualche mese fa c'era chi parlava di uno shortage di substrati ABF che sarebbe durato anni, non mesi, ma permetteteci di aggrapparci, seppur flebilmente, a ogni piccola notizia positiva.

Se quest'ultima stima sarà rispettata e il passaggio di Ethereum alla proof-of-stake avverrà come da programma, a partire dalla seconda metà dell'anno potrebbero (il condizionale è d'obbligo) crearsi migliori condizioni affinché le GPU arrivino in maggior numero nelle mani dei videogiocatori a prezzi finalmente più appetibili. Incrociamo le dita.

Fonte: hwupgrade

view post Posted: 25/1/2022, 11:15     +1MoonBounce è il malware che resiste alle formattazioni e si nasconde nel BIOS - TECH NEWS

MoonBounce è il malware che resiste alle formattazioni e si nasconde nel BIOS



Un nuovo tipo di malware è in grado di nascondersi nel chip del vostro BIOS, rimanendo nel sistema anche dopo aver reinstallato il sistema operativo o formattato il disco rigido. Kaspersky ha monitorato la crescita delle minacce malware al firmware UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) dal 2019, con la maggior parte dei file malevoli che venivano memorizzati nella partizione di sistema EFI del dispositivo di archiviazione del PC.

Tuttavia, uno sviluppo piuttosto preoccupante è stato individuato nel corso dell’ultimo anno con un nuovo malware UEFI, rilevato dai registri dello scanner del firmware di Kaspersky, che impianta codice dannoso nella Flash Serial Peripheral Interface (SPI) della scheda madre. I ricercatori di sicurezza hanno soprannominato questo malware UEFI residente nella flash “MoonBounce“.

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MoonBounce non è il primo malware UEFI che mira alla flash SPI, dato che, ad esempio, LoJax e MosaicRegressor l’hanno preceduto. Tuttavia, MoonBounce mostra “un progresso significativo, con un flusso di attacco più complicato e una maggiore sofisticazione tecnica“. Sembra anche aver infettato una macchina da remoto. MoonBounce è innegabilmente intelligente nel modo in cui entra in un sistema e si rende difficile da rilevare ed eliminare.

“La fonte dell’infezione inizia con una serie di hook che intercettano l’esecuzione di diverse funzioni nella EFI Boot Services Table” – spiega Kaspersky sul suo blog SecureList. Gli hook vengono poi utilizzati per deviare le chiamate di funzione al codice shell dannoso che gli aggressori hanno aggiunto all’immagine CORE_DXE. Questo, a sua volta, “imposta ulteriori hook in componenti successivi della catena di avvio, in particolare il loader di Windows” – hanno detto i ricercatori di sicurezza. Questo permette al malware di essere iniettato in un processo svchost.exe quando il computer si avvia in Windows.

Naturalmente, Kaspersky era interessata a vedere cosa il malware avrebbe fatto dopo. Così, su una macchina infetta, i ricercatori hanno osservato il processo del malware cercare di accedere a un URL per recuperare il payload della fase successiva ed eseguirlo in memoria. È interessante notare che questa parte del sofisticato attacco non sembrava procedere; quindi, non è stato possibile analizzare ulteriori fasi di MoonBounce. Forse questo malware era ancora in fase di test quando è stato individuato. Inoltre, il malware esegue almeno alcune delle sue operazioni solo in memoria, rendendo difficile vedere esattamente ciò che MoonBounce ha fatto sul singolo PC ospite nella rete aziendale.

Di seguito, un diagramma di flusso analizza come MoonBounce si avvia e si distribuisce dal momento in cui il dispositivo viene acceso fino a rendere il PC utilizzabile ma infetto dopo il caricamento di Windows. Un’altra area importante del lavoro svolto dai ricercatori di sicurezza come Kaspersky è la ricerca di chi c’è dietro al malware, quali sono i suoi scopi e per quali obiettivi specifici è stato progettato. Per quanto riguarda MoonBounce, Kaspersky sembra abbastanza sicuro che questo malware sia il prodotto di APT41, “un gruppo che è stato ampiamente segnalato per essere di lingua cinese”.

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Per evitare di cadere vittima di MoonBounce o di simili malware UEFI, Kaspersky suggerisce una serie di misure. In particolare, raccomanda agli utenti di mantenere il loro firmware UEFI aggiornato direttamente dal produttore, verificare che BootGuard sia abilitato dove disponibile e attivare i Trust Platform Module. Ultimo, ma non meno importante, viene consigliata l’installazione di una soluzione di sicurezza che analizza il firmware di sistema in modo che eventuali misure possano essere prese in caso di rilevamento di un malware.

Fonte: tomshw

view post Posted: 7/10/2021, 09:16     AMD: Windows 11 rallenta i nostri processori fino al 15%, patch in arrivo - TECH NEWS

AMD: Windows 11 rallenta i nostri processori fino al 15%, patch in arrivo



Anche se i sistemi operativi sbarcano sul mercato dopo test interni e pubblici, c'è sempre qualcosa - in verità più di qualcosa - che non va al debutto. AMD e Microsoft fanno sapere di aver rilevato che "i processori AMD compatibili potrebbero mostrare prestazioni ridotte in determinate applicazioni con Windows 11".

I problemi riscontrati sono due. Il primo è che la latenza della cache L3 può aumentare fino a tre volte rispetto al normale e questo ha un impatto in quelle applicazioni che sono molto sensibili ai tempi di accesso al sottosistema di memoria. "Aspettatevi un impatto prestazionale del 3-5% nelle applicazione colpite, con possibili valori anomali del 10-15% nei giochi comunemente usati per gli eSport".

AMD fa sapere che un aggiornamento del sistema operativo è in sviluppo per risolvere il problema e, se tutto andrà come deve, sarà disponibile entro la fine del mese. Il secondo bug riguarda lo scheduling dei thread, con la funzionalità UEFI CPPC2 ("preferred core") che potrebbe non usare il core più veloce del processore in modo preferenziale.

"Le applicazioni sensibili alle prestazioni di uno o di alcuni thread della CPU potrebbero esibire prestazioni ridotte", scrive AMD. In particolare, l'impatto prestazionale potrebbe essere "maggiormente rilevabile con i processori dotati di 8 o più core e TDP sopra i 65W. "Un aggiornamento software per risolvere il problema è in sviluppo con disponibilità prevista a ottobre".

Nel frattempo, chi dovesse rilevare tali problematiche reputandole gravi "può continuare a usare una versione supportata di Windows 10", conclude AMD. I processori supportati ufficialmente da Windows 11 sono indicati a questo indirizzo, ma per quanto concerne l'offerta desktop si parte dai Ryzen 2000 Zen+.

Intanto, alcuni test preliminari su Windows 11 hanno rilevato che il nuovo sistema operativo può avere un impatto negativo per quanto concerne le prestazioni in gaming. Il "problema" è legato ad alcune delle sue nuove funzionalità di sicurezza. Non si tratta di un impatto enorme, intendiamoci, ma comunque rilevabile, pari a circa il 4-5% nello scenario migliore.

Windows 11 supporta diverse nuove tecnologie per aumentare la sicurezza, tra cui Virtualization-Based Security (VBS). Quando abilitata, VBS usa la virtualizzazione per creare un'area sicura nella memoria che può essere usata per far girare altre funzioni di sicurezza come Trusted Platform Module (TPM) e Hypervisor-Protected Code Integrity (HVCI, chiamata anche Memory Integrity). Il tutto impatta sulle prestazioni della CPU e questo può rivelarsi deleterio per le prestazioni di gioco.

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Abilitare VBS riduce le prestazioni di gioco, ma una funzione chiamata Mode Based Execution Control (MBEC) ne contiene l'impatto. Questa tecnologia non è disponibile su tutti i processori, ma richiede soluzioni Intel Core di settima generazione oppure AMD basate su architettura Zen 2. La buona notizia è che VBS non è attiva di default quando installate Windows 11: Microsoft ha chiesto agli OEM di usarla, ma consiglia anche di non farlo nei sistemi destinati al gaming. Per controllare che sia attiva o meno, andate in Sicurezza Dispositivi - Isolamento Core e verificate che l'interruttore alla voce "Integrità della memoria" sia disattivato.

Fonte: hwupgrade

view post Posted: 5/10/2021, 10:03     WhatsApp, Facebook e Instagram down per oltre 6 ore! Cosa è successo e qual è stata la causa? - TECH NEWS

WhatsApp, Facebook e Instagram down per oltre 6 ore! Cosa è successo e qual è stata la causa?



È stata un fine giornata decisamente difficile quella appena passata che ha messo in ginocchio tutti i social network di Mark Zuckerberg. Parliamo di Facebook, Instagram ma anche WhatsApp che per oltre 6 ore non hanno funzionato del tutto, creando chiaramente grossi problemi a tutti gli utenti che erano soliti utilizzarli quotidianamente. I primi malfunzionamenti erano iniziati nella giornata di ieri pomeriggio quando Facebook, nel giro di qualche minuto è letteralmente "sparito da internet" e solo dopo 6 ore ossia nella nottata italiana le cose sono tornate lentamente alla normalità.

Facebook, Instagram e WhatsApp down: cosa è successo?
Intanto sappiate che non c'è stato alcun tipo di attacco hacker sui sistemi di Facebook, WhatsApp e Instagram. Nessuno ha attaccato i social di Menlo Park ma, come detto dagli esperti esterni, il problema è stato di natura tecnica e decisamente complesso. In questo caso un blocco così importante e soprattutto così duraturo non era mai capitato e chiaramente ha creato un grande caos nel mondo visto che ad oggi oltre 3.5 miliardi di persone utilizzano quotidianamente i tre social di Menlo Park e che questo permette a tutti di lavorare, di intrattenersi o anche di comunicare con altre persone. Non solo perché sappiamo bene che a Facebook, come anche agli altri servizi, gli utenti spesso hanno legato le loro attività e il problema di ieri chiaramente ha causato situazioni anomale anche da questo punto di vista.

L'ultima volta in cui Facebook, Instagram e WhatsApp erano ''caduti'' completamente risale al 2019 ma di fatto è capitato più volte che ci fossero stati dei problemi in modo random durante gli anni ma mai così duraturi e così invalicabili come quello di ierisera. E proprio Facebook, dopo circa 4 ore dall'inizio del down dei servizi, ha deciso di pubblicare direttamente sul proprio blog un comunicato in cui ha spiegato l'avvenuto agli utenti. Ecco cosa si legge nel comunicato:

    A tutte le persone e le aziende in tutto il mondo che dipendono da noi, ci scusiamo per l'inconveniente causato dall'interruzione odierna delle nostre piattaforme. Abbiamo lavorato duramente per ripristinare l'accesso e ora i nostri sistemi sono di nuovo operativi. La causa alla base di questa interruzione ha avuto un impatto anche su molti degli strumenti e dei sistemi interni che utilizziamo nelle nostre operazioni quotidiane, complicando i nostri tentativi di diagnosticare e risolvere rapidamente il problema.

    I nostri team di ingegneri hanno appreso che le modifiche alla configurazione sui router dorsali che coordinano il traffico di rete tra i nostri data center hanno causato problemi interrompendo questa comunicazione. Questa interruzione del traffico di rete ha avuto un effetto a cascata sul modo in cui comunicano i nostri data center, interrompendo i nostri servizi.

    I nostri servizi sono ora di nuovo online e stiamo lavorando attivamente per riportarli completamente alle normali operazioni. Vogliamo chiarire in questo momento che riteniamo che la causa principale di questa interruzione sia stata una modifica alla configurazione errata. Inoltre, non abbiamo prove che i dati degli utenti siano stati compromessi a causa di questo tempo di inattività.

    Persone e aziende in tutto il mondo si affidano a noi ogni giorno per rimanere in contatto. Comprendiamo l'impatto che interruzioni come queste hanno sulla vita delle persone e la nostra responsabilità di tenere le persone informate sulle interruzioni dei nostri servizi. Ci scusiamo con tutte le persone colpite e stiamo lavorando per capire di più su ciò che è successo oggi in modo da poter continuare a rendere la nostra infrastruttura più resiliente.


Come detto direttamente da Facebook, non solo ci sono stati problemi per i social e quindi per gli utenti ma addirittura molti degli impiegati e degli addetti ai lavori di Facebook a Menlo Park e in giro per il mondo hanno avuto seri problemi nel poter accedere alle postazioni di lavoro visto che il sistema di ingresso tramite badge è collegato direttamente al ''sistema Facebook'' e dunque inaccessibile in quelle ore. Impossibile per gli impiegati anche comunicare tra di loro e addirittura i tecnici inviati nei data center per la risoluzione del problema hanno incontrato blocchi negli ingressi agli edifici, che risultano anche questi automatici e connessi con il sistema Facebook.

Qual è stata la causa del down di Facebook e degli altri social?
Secondo gli esperti il problema accorso a Facebook nella serata di ieri riguarda sostanzialmente i protocolli BGP ossia i cosiddetti Border Gateway Protocol. Questi, in breve e in modo semplificato, sono sotanzialmente le mappe che indicano il percorso che i dati di un utente devono fare per raggiungere Facebook, e viceversa, nel modo più rapido ed efficace possibile. In questo caso alle ore 15:39 UTC qualche addetto ai lavori ha eseguito un aggiornamento agli indirizzi del BGP di Facebook e qualcosa è andato storto con Facebook che è praticamente sparito dal web. Effettivamente durante il blocco se si cercava Facebook sul web non si veniva indirizzati da nessuna parte perché i servizi di Facebook erano scomparsi da internet.

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Chiaramente tutto questo ha portato poi a danni a cascata. Innanzitutto quei siti che integrano il codice di Facebook sono stati rallentati nella loro fruizione e di conseguenza anche i server DNS completamente intasati dagli utenti che si chiedevano cosa era successo e che tentavano di riaccedere al social network. I DNS, che sono sostanzialmente i sistemi che permettono di dare identità ai siti web ossia che permettono di dare un contenuto al nome del sito, sono andati in crash o comunque hanno avuto grossi problemi di rallentamento ovunque sul internet.

Il problema di tutto dunque sembra essere partito da un errore dell'aggiornamento della mappa di routing di Facebook. Di fatto però quello che colpisce è il tempo necessario a ripristinare l'intera piattaforma e tutto quello che è collegato ad essa. In questo caso, infatti, tutti i lavoratori di Facebook utilizzano Facebook per accedere alle loro postazioni e dunque per risolvere il problema non dovevano fare altro che accedere a Facebook che però non funzionava. Un paradosso che potrebbe però capitare a molte altre aziende oggi online. Si sapeva come risolvere il problema ma non si aveva accesso per risolverlo. Chi era in remoto non poteva dare seguito ai dipendenti presenti fisicamente al Data Center della California (sembra che tutto sia partito da lì) e chi era fisicamente in California non poteva accedere al Data Center fisicamente per impossibilità di utilizzare badge o altro. E non solo perché anche se avessero avuto accesso, senza possibilità di comunicare con gli altri addetti non avrebbero potuto risolvere in solitaria.

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Insomma un problema importante per Facebook che ha causato una perdita di miliardi di dollari in borsa e che è stata effettivamente risolta dopo ben 6 ore. Risoluzione che, secondo le ultime indiscrezioni, sembra sia addirittura arrivata grazie al viaggio di chi sapeva dove mettere le mani nel data center.

Fonte: hwupgrade

view post Posted: 1/10/2021, 07:57     +1ASUS ROG Zephyrus S17 disponibile in Italia: si parte da 3899 euro - TECH NEWS

ASUS ROG Zephyrus S17 disponibile in Italia: si parte da 3899 euro



ASUS ROG ha annunciato la disponibilità in Italia del nuovo laptop ROG Zephyrus S17, un portatile da gaming premium ultra compatto con tastiera ottico-meccanica rialzata, la quale riesce a garantire performance migliori per quanto riguarda raffreddamento ed ergonomia. Infatti, quando il laptop viene aperto, la tastiera si alza con un’inclinazione di 5° creando delle aperture che aumentano il flusso d’aria del 25%. Tutto ciò è reso possibile dall’innovativa tecnologia AAS Plus di ROG, che riesce a portare raffreddamento e prestazioni al top anche su un PC ultra sottile come questo.

Il processore Intel Core i9-11900H, in grado di utilizzare fino a 90W di potenza, e la GPU NVIDIA Geforce RTX 3080 che raggiunge i 140W con la funzione Dynamic Boost, offrono il massimo delle performance. Questa scheda grafica supporta inoltre la tecnologia NVIDIA Reflex, che abbassa la latenza in alcuni giochi multiplayer, e dagli effetti NVIDIA Broadcast, che migliorano la connessione audio-video nello streaming live, il tutto sorretto da una VRAM GDDR6 16GB dedicata. Il problema delle temperature elevate viene affrontato in modo ottimale dalle tecnologie ROG Intelligent Cooling, che consentono a queste componenti di fornire una piattaforma impareggiabile per il gioco e la creazione di contenuti ovunque ci si trovi.

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Il display da 17″ offre inoltre un’esperienza coinvolgente con due opzioni di pannello: display WQHD a 165 Hz con tecnologie NVIDIA Advanced Optimus e G-SYNC per un’esperienza di gioco sempre fluida, oppure l’alternativa 4K a 120 Hz con maggiori dettagli e Adaptive-Sync. I refresh rate elevati sono accompagnati da colori brillanti e da un’accuratezza a livelli iper-realistici. Questo display è dotato inoltre della tecnologia NVIDIA Advanced Optimus, che combina gli strumenti di risparmio dell’energia di Optimus con la fluidità e la reattività G-SYNC.

Per quanto concerne il comparto audio, ASUS ha messo a disposizione un sistema a sei altoparlanti dotato di woofer con tecnologia force-cancelling, che consente agli utenti di godere di un suono fedele alla realtà e potente allo stesso tempo. Inoltre le opzioni di archiviazione, tra cui la tecnologia Hyperdrive Ultimate per combinare fino a 3 unità in RAID, offrono un accesso velocissimo a giochi e media, per ridurre al minimo eventuali tempi di attesa e caricamento.

Il pezzo forte: la tastiera. I tasti ultra reattivi dotati di tecnologia ottico-meccanica donano agli utenti il massimo controllo. Si attivano in soli 0,2 ms senza ritardi di debounce, minimizzando dunque la latenza. Il meccanismo ottico è molto resistente, estendendo la durata dell’interruttore a 100 milioni di pressioni, e il sistema n-key rollover assicura che tutte le pressioni di tasti in contemporanea vengano registrate correttamente anche durante le sessioni di gaming più frenetiche. L’illuminazione RGB per ogni tasto garantisce agli utenti un ampio grado di personalizzazione, affinché possano customizzare diversi giochi e flussi di lavoro, e si sincronizza anche con l’illuminazione su altri dispositivi Aura Sync. I comandi comuni sono più facili da attivare con la funzione Multiwheel configurabile, che si trova nell’angolo in alto a sinistra della tastiera. Facendo clic sulla rotellina è inoltre disponibile un menu con diverse funzioni. Gli utenti possono regolare il volume in ingresso e in uscita, la retroilluminazione della tastiera, la luminosità dello schermo, le modalità operative e altro ancora.

Per finire, il telaio in magnesio-alluminio dello Zephyrus S17 è rivestito da una finitura in colorazione Off Black a basso profilo, che resiste alle impronte digitali e fa in modo che non venga lasciato nessun segno sulla scocca, conferendo al tempo stesso un’eleganza semplice e mai fuori luogo. Bordi diamantati e un dettaglio traslucido dietro alla tastiera donano un contrasto leggero e un memorabile tocco di personalità, senza attirare troppo l’attenzione. Possiamo quindi affermare con una certa tranquillità che lo Zephyrus S17 offre prestazioni di alto livello per il gioco e molto altro ancora, in uno chassis sottile e con uno stile adatto a ogni occasione. La sua notevole batteria da 90Wh permette un utilizzo in mobilità senza pensieri, e quando è il momento di ricaricare la batteria, la ricarica veloce la spinge al 50% in soli 30 minuti.

ASUS ROG Zephyrus S17 è disponibile in colorazione Off Black con un prezzo consigliato al pubblico a partire da 3.899€ (IVA inclusa) sull’e-commerce ufficiale di ASUS, negli ASUS Gold Stores, nei negozi specializzati e su Amazon.

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Fonte: tomshw

view post Posted: 1/10/2021, 07:54     +1Silicon Lottery chiude, addio allo shop delle CPU selezionate - TECH NEWS

Silicon Lottery chiude, addio allo shop delle CPU selezionate



Silicon Lottery, il servizio di riferimento per il delidding professionale e l’acquisizione di CPU “golden sample“, ha annunciato che chiuderà la sua attività entro la fine del prossimo mese. Dopo sette anni di offerta dei suoi servizi unici al mondo, Silicon Lottery cita la riduzione del margine di overclock delle CPU, l’uso crescente della saldatura termica come opzione standard e i cambiamenti del mercato come cause della sua decisione di chiudere il negozio. La chiusura sarà effettiva dal 31 ottobre, mentre i clienti che desiderano effettuare il “delid” delle proprie CPU hanno tempo fino al 30 novembre per inviare i propri chip per l’elaborazione.

La riduzione del margine di overclock sulle ultime famiglie di processori sia di AMD che di Intel sembra essere una delle cause principali dietro la chiusura di Silicon Lottery. Entrambe le aziende hanno migliorato in modo aggressivo i loro algoritmi di potenziamento per consentire velocità di clock sostenute e burst più elevati. Allo stesso tempo, sia AMD che Intel hanno incrementato i base clock sui loro prodotti per offrire migliori prestazioni sin da subito, il che ha ridotto anche il margine di overclocking complessivo.

Un altro fattore importante è che i produttori stessi (e in particolare Intel) hanno fatto ricorso in modo aggressivo al binning come un modo per espandere il proprio portafoglio di prodotti: Silicon Lottery cita il caso del 11900K, il quale è essenzialmente un 11700K binned e ciò significa che ci sono rendimenti decrescenti nella selezione per eventuali benefici tangibili dall’overclocking. Un altro proverbiale chiodo nella bara aziendale di Silicon Lottery è che sia AMD che Intel stanno ora impiegando TIM (Thermal Interface Material) solder-based sulle loro CPU, il che non solo riduce il miglioramento termico che può essere ottenuto dal processo di delidding, ma lo rende anche un processo ad alto rischio: le CPU possono essere state fatte a pezzi insieme ai loro dissipatori di calore dai delidder meno cauti.

Se oggi la decisione aziendale sensata per la società è quella di chiudere, forse un domani il mercato e le fluttuazioni tecnologiche potranno porre le basi per farla risorgere.

Fonte: tomshw

view post Posted: 1/10/2021, 07:52     AMD punta a migliorare di 30 volte l’efficienza dei suoi chip in 4 anni - TECH NEWS

AMD punta a migliorare di 30 volte l’efficienza dei suoi chip in 4 anni



AMD ha annunciato recentemente un obiettivo estremamente ambizioso: raggiungere un’efficienza energetica trenta volte superiore delle sue CPU EPYC e degli acceleratori GPU Instinct entro il 2025. Il nuovo sforzo di AMD segue l’iniziativa 20×25 che si è svolta dal 2014 al 2020, producendo un miglioramento dell’efficienza energetica di 25 volte per i chip notebook dell’azienda.

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AMD si sta concentrando in particolare sui carichi di lavoro AI e HPC e gli obiettivi della società potrebbero suggerire i suoi futuri piani di progettazione hardware. Ad esempio, AMD prevede di migliorare le prestazioni mentre lavora ai suoi nuovi obiettivi inerenti al consumo energetico, ma non vuole semplicemente realizzare chip più grandi per risolvere il problema delle performance. Invece, l’idea è quella di migliorare le prestazioni e le performance per watt contemporaneamente.

Come per qualsiasi obiettivo, AMD deve avere un modo per misurare i suoi progressi. Dato che l’azienda è focalizzata sulle prestazioni nei carichi di lavoro AI e HPC, AMD ha optato per FLOPS FP16 o BF16 (Linpack DGEMM kernel FLOPS con dimensione matrice 4k), il che significa che utilizza un tipo di dati comunemente utilizzato per i carichi di lavoro di AI training. AMD ha impostato come base le prestazioni aggregate di un sistema esistente (nodo di elaborazione) con quattro GPU MI60 e una CPU EPYC non specificata. L’azienda ha affermato che farà affidamento sull’ottimizzazione sia dell’hardware che del software per raggiungere i suoi obiettivi.



A differenza del precedente obiettivo di AMD per il miglioramento dell’efficienza dei notebook, l’azienda non sta inserendo le misurazioni del consumo energetico in standby nella sua metodologia di test. L’azienda utilizzerà invece i tassi di utilizzo tipici per questi carichi di lavoro (circa il 90%) moltiplicati per il PUE (Power Usage Effectiveness) del data center.

Mark Papermaster, Executive Vice President e CTO di AMD, ha affermato:
    Raggiungere miglioramenti nell’efficienza energetica del processore è una priorità di progettazione a lungo termine per AMD e ora stiamo stabilendo un nuovo obiettivo per i moderni nodi di elaborazione utilizzando le nostre CPU e acceleratori ad alte prestazioni quando applicati ad AI training e calcolo ad alte prestazioni.
    Incentrato su questi segmenti molto importanti e sulla proposta di valore per le aziende leader di migliorare la loro gestione ambientale, l’obiettivo di AMD di superare di 30 volte le prestazioni di efficienza energetica.

Fonte: tomshw

view post Posted: 11/7/2021, 23:53     Euro 2020, Italia-Inghilterra 4-3: Azzurri Campioni d'Europa - CALCIO

Euro 2020, Italia-Inghilterra 4-3: Azzurri Campioni d'Europa

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Trionfo azzurro a Wembley. Nella finale di Euro 2020 la squadra di Mancini batte 4-3 l'Inghilterra ai calci di rigore e si laurea Campione d'Europa per la seconda volta nella sua storia. I padroni di casa partono forte e sbloccano la gara con Shaw (2'), poi nella ripresa gli azzurri aumentano i giri e pareggiano con Bonucci (67'). Dopo i supplementari, dal dischetto decisiva la parata di Donnarumma su Saka.

LA PARTITA
Dopo 53 anni l'Italia torna sul trono d'Europa. E lo fa ai calci di rigore al termine di una gara dura e complicata. Complicata dal tifo inglese e soprattutto dal gol-lampo di Shaw. Rete che rischiava di rovinare sul più bello il cammino azzurro a Euro 2020 e che invece la banda di Mancini ha saputo incassare con maturità, rispondendo con coraggio, idee chiare e carattere. Caratteristiche che gli Azzurri hanno mostrato per il tutto il torneo, conquistando meritatamente la Coppa e avviando un nuovo ciclo. Un successo raggiunto grazie al gioco e a una rivoluzione tecnica che ha cambiato volto alla Nazionale riportandola nel gotha del calcio europeo. In tre anni Mancini ha fatto dimenticare l'umiliazione con la Svezia e regalato agli italiani un Europeo da protagonisti indiscussi. Sia sul piano dei risultati, sia sul piano del gioco e della voglia di creare, proporre ed essere padroni del proprio destino. Un destino brillante, conquistato da un gruppo unito, zeppo di talento e guidato da un ct visionario e vincente.

Per l'ultimo atto di Euro 2020 Mancini sceglie la continuità e conferma il tridente Chiesa-Immobile-Insigne. Come contro la Germania, Southgate invece opta per un atteggiamento più prudente e si affida alla difesa a tre con Trippier al posto di Saka. Decisioni che incidono subito sull'avvio del match. In pressione, gli azzurri provano subito a controllare il match alzando il baricentro, ma alla prima uscita inglese si fanno sorprendere su un rapido cambio di gioco. Dopo due minuti, a sbloccare la gara ci pensa Shaw, bravo ad avviare l'azione insieme a Kane e a battere Donnarumma con un perfetto sinistro in controbalzo dopo un perfetto assist di Trippier. Gol che fa esplodere Wembley e gela l'Italia. Colpita a freddo, la squadra di Mancini sbanda per dieci minuti, poi si aggrappa alle certezze e prova a reagire affidandosi al possesso e alla costruzione dal basso. In vantaggio, l'Inghilterra invece resta bassa, non dà riferimenti in attacco e gioca di rimessa cercando Kane tra le linee e Trippier e Shaw sugli esterni. Tema tattico che concede spazio a Verratti e Jorginho in mediana, ma che chiude anche tutte le linee di passaggio in verticale e soffoca la manovra azzurra. A buon ritmo è l'Italia a fare la partita, ma il bunker inglese non si scompone. Da una parte un sinistro dal limite di Chiesa finisce a lato di poco e Stones mura un bel destro di Immobile, dall'altra la difesa azzurra libera invece su un cross pericoloso di Shaw e poi Chiellini chiude bene su Sterling.

La ripresa si apre con gli azzurri ancora in pressione e l'Inghilterra pronta a giocare di rimessa e ad appoggiarsi a Kane. Bonucci tocca Sterling in area, ma Kuipers lascia correre, poi Insigne spedisce a lato da buona posizione. A caccia di fisicità e idee, Mancini leva Barella e Immobile e fa entrare Cristante e Berardi spostando Insigne al centro dell'attacco nei panni del falso nove. Mossa che dà più dinamismo e imprevedibilità alla manovra azzurra. Pickford prima ferma un sinistro ravvicinato di Insigne, poi si oppone a un destro potente di Chiesa. Occasioni che aumentano il forcing azzurro e portano al pareggio dell'Italia. A rimettere tutto in equilibrio ci pensa Bonucci dopo un palo di Verratti sugli sviluppi di un corner. Guizzo che ridà entusiasmo alla banda di Mancini e cambia il match. Southgate leva Trippier e fa entrare Saka passando al 4-4-2, ma è sempre l'Italia a spingere. Pescato perfettamente da Bonucci, Berardi spedisce alto al volo. Poi Cristante non trova il tempo giusto dopo una buona verticalizzazione. Lampi azzurri che spaventano la retroguardia inglese e, dopo un'invasione di campo, accendono il finale. Dalle parti di Donnarumma il più pericoloso è Sterling, ma Chiellini & Co. fanno buona guardia e la gara va ai supplementari.

Nell'extra-time Belotti entra al posto di Insigne e l'Italia torna a giocare con la punta centrale. Sostituzione che non cambia il tema tattico della partita. Come da copione, l'Italia continua a tenere in mano il pallino del gioco, ma fatica a trovare varchi. L'Inghilterra invece punta tutto sulle ripartenze e sui calci piazzati. Chiellini ferma Sterling con una chiusura super dopo un errore in appoggio di Berardi, poi un destro di Philips finisce largo sugli sviluppi di un corner. A caccia di energie e idee, Southgate fa entrare Grealish, ma è ancora l'Italia a rendersi pericolosa con gli inserimenti di Emerson e Locatelli. Bernardeschi impegna Pickford su punizione, poi Donnarumma esce a valanga su una palla velenosa di Kane e Chiellini si supera ancora su Sterling. Occasioni che nel finale aumentano la pressione inglese e costringono l'Italia a serrare le linee, a dosare le forze e a giocare con grande attenzione fino alla lotteria dei rigori.

Lotteria che regala grandi emozioni e sorride all'Italia. Dopo le reti di Berardi, Bonucci e Bernardeschi e gli errori di Belotti, Jorginho, Rashford e Sancho tocca a Donnarumma mettere il sigillo su Euro 2020 con la parata decisiva su Saka per il trionfo azzurro. L'Italia torna sul tetto d'Europa e festeggia ancora una volta l'11 luglio dopo il Mondiale dell'82.


ITALIA-INGHILTERRA 4-3 dcr (1-1 dts)
Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson (13' sts Florenzi); Barella (9' st Cristante), Jorginho, Verratti (6' pts Locatelli); Chiesa (40' st Bernardeschi), Immobile (9' st Berardi), Insigne (1' pts Belotti).
A disp.: Sirigu, Meret, Pessina, Acerbi, Bastoni, Toloi. All.: Mancini
Inghilterra (3-4-2-1): Pickford; Walker (14' sts Sancho), Stones, Maguire; Trippier (25' st Saka), Philips, Rice (29' st Henderson - 14' sts Rashford), Shaw; Mount (9' pts Grealish), Sterling; Kane.
A disp.: Ramsdale, Johnstone, Ming, Coady, Calvert-Lewin, James, Bellingham. All.: Southgate
Arbitro: Kuipers (Ola)
Marcatori: 2' Shaw (In), 22' st Bonucci (It)
Rigori: Berardi (It) gol, Kane (In) gol, Belotti (It) parata, Maguire (In) gol, Bonucci (it) gol, Rashford (In) palo, Bernardeschi (It) gol, Sancho (In) parata, Jorginho (It) parata, Saka (In) parata
Ammoniti: Barella, Bonucci, Insigne, Chiellini, Jorginho (It); Maguire (In)
Espulsi: -

Fonte: sportmediaset

view post Posted: 11/7/2021, 06:45     Coppa America: Argentina campione, battuto uno a zero il Brasile - CALCIO ESTERO

Coppa America: Argentina campione, battuto uno a zero il Brasile



Il trionfo più atteso e sudato, quello che spezza un digiuno di 28 anni per un popolo intero e che finalmente consacra (anche) in nazionale il più grande giocatore al mondo: Argentina campione del Sud America e Messi finalmente trionfante anche con i colori albicelesti. Dopo 14 anni di tentativi, la Pulce salda il conto in sospeso con il destino prendendosi quella Coppa sfuggita per tre volte a un passo dal traguardo (nel 2007, 2015 e 2016). Lo fa proprio al Maracanà, dove ha ingoiato il boccone in assoluto più amaro della carriera, la finale mondiale persa nel 2014 contro la Germania. Stavolta, contro gli storici rivali di una vita, l’Argentina libera l’urlo di gioia grazie a un gioiello di Di Maria nel primo tempo. Quanto basta all’Albiceleste per mettere le mani sulla sua 15° Coppa America (eguagliato il primato dell’Uruguay) e interrompere l’imbattibilità brasiliana al Maracanà che durava dal 1998.

Fonte: gazzetta

view post Posted: 28/6/2021, 22:50     Campionato europeo di calcio 2020 - Tabellone fase finale - CALCIO

Campionato europeo di calcio 2020 - Tabellone fase finale

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Marcatori
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Fonte: wikipedia



Edited by keysersoze86 - 12/7/2021, 00:51
view post Posted: 22/6/2021, 11:37     +1AMD, i nuovi driver dicono addio a tre generazioni di GPU Graphics Core Next (GCN) - TECH NEWS

AMD, i nuovi driver dicono addio a tre generazioni di GPU Graphics Core Next (GCN)



Non solo Nvidia con Kepler, anche AMD taglia i ponti con le architetture e i sistemi operativi del passato. I nuovi driver Radeon Software Adrenalin 21.6.1, importanti perché introducono il supporto alla tecnologia FidelityFX Super Resolution, dicono addio alle prime tre generazioni dell'architettura Graphics Core Next (GCN).

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Le schede video pre-Radeon RX 400 e le APU con grafica integrata per Ryzen non sono quindi più supportate dai driver attuali, con la release 21.5.1 che rappresenterà da qui in avanti l'ultima compatibile con i vecchi prodotti. Da sottolineare che i 21.6.1 dicono addio anche al supporto a Windows 7, sistema operativo ormai abbandonato dalla stessa Microsoft, e conservano la compatibilità con le varie versioni di Windows 10 a 64 bit.

L'architettura GCN ha lasciato spazio a Radeon DNA in ambito gaming, un'architettura maggiormente ottimizzata per il gaming, mentre l'ennesima evoluzione di GCN vive in Compute DNA (CDNA), il progetto di AMD al centro degli acceleratori di calcolo Instinct. Con questa mossa, AMD dice addio alle GPU pre-2016, tra cui le serie HD 7000 e HD 8000, ma anche le soluzioni 200, 300 e Fury. Coinvolte anche alcune GPU mobile Radeon R7 M400 e APU che hanno segnato la storia di AMD - nel bene e nel male - come Bristol Ridge, Carrizo e Kaveri. Il quadro completo nella seguente tabella:

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"Questa modifica consente ad AMD di dedicare preziose risorse ingegneristiche allo sviluppo di nuove funzionalità e miglioramenti per i prodotti basati sulle nostre più recenti architetture grafiche", sottolinea l'azienda.

Fonte: hwupgrade

view post Posted: 8/6/2021, 20:58     Radeon PRO W6800 e W6600, GPU AMD RDNA 2 per il mercato della grafica professionale - TECH NEWS

Radeon PRO W6800 e W6600, GPU AMD RDNA 2 per il mercato della grafica professionale



AMD ha annunciato le soluzioni grafiche per workstation Radeon PRO W6000, più precisamente due modelli desktop chiamati Radeon PRO W6800 e Radeon PRO W6600, e una soluzione per workstation mobile denominata Radeon PRO W6600M.

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Al centro di queste schede abbiamo l'architettura RDNA 2 che abbiamo già imparato a conoscere in ambito desktop dallo scorso anno, nel caso della Radeon PRO W6800 un chip Navi 21 con 3840 stream processor attivi (60 CU) – come la RX 6800 desktop - affiancato da 32 GB di memoria GDDR6 ECC a 16 Gbps su bus a 256 bit per una bandwidth di 512 GB/s. Nella parte posteriore troviamo sei uscite mini-DisplayPort 1.4. Secondo AMD, questa scheda è in grado di raggiungere 19,25 TFLOPS con calcoli a singola precisione (FP32) e il doppio (38,5 TFLOPs) con calcoli half-precision (FP16). La scheda ha un TDP di 250W e richiede l'alimentazione tramite due connettori PCIe, uno a 6 pin e uno a 8 pin.

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Allo stesso modo delle soluzioni desktop, anche questo chip grafico è dotato di un'unità Ray Accelerator per CU, il che è sicuramente molto utile ai professionisti che vogliono sperimentare con la tecnologia. La Radeon PRO W6800 offre il doppio della VRAM della Radeon PRO VII, una potenza di calcolo il 32% maggiore e un prezzo solo il 18% superiore.

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La Radeon PRO W6600 ha invece una GPU Navi 23 con 1792 stream processor (28 CU, 11,06 miliardi di transistor, 237 mm2, 32 MB di Infinity Cache), affiancata da 8 GB di memoria GDDR6 ECC a 14 Gbps su bus a 128 bit per una bandwidth di 224 GB/s. La W6600 offre una potenza fino a 10,4 TFLOPS a FP32 e fino a 20,8 TFLOPs in FP16. Il TDP di questa soluzione è 100W e richiede il collegamento di un connettore PCIe a 6 pin. La scheda è dotata di quattro DisplayPort 1.4 tradizionali.

La Radeon PRO W6600M è del tutto identica alla Radeon PRO W6600M, anche se probabilmente funzionerà a frequenze inferiori per via delle limitazioni del formato notebook in termini di raffreddamento.

AMD ci ha mostrato alcuni benchmark interni: la Radeon PRO W6800 dovrebbe essere in media il 79% più veloce della Radeon PRO W5700. L'azienda afferma che Infinity Cache pesa sull'aumento prestazionale per il 10%. Per quanto riguarda la concorrente Nvidia, la Radeon PRO W6800 dovrebbe garantire prestazioni superiori alla RTX A5000 in diversi contesti.

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Infine, vale la pena menzionare una nuova funzionalità chiamata "Radeon Pro Viewport Boost", che ha lo scopo di accelerare in modo massiccio le prestazioni nell'ambiente di lavoro (viewport) nei programmi compatibili prima del rendering vero e proprio.

AMD parla di prestazioni fino al 39% in più con la Radeon Pro W6800 nel viewport in Epic Twinmotion, fino al 43% in Autodesk 3ds Max e fino al 114% in Autodesk Revit. In futuro altri programmi supporteranno Radeon Pro Viewport Boost.

La Radeon PRO W6800 arriva sul mercato a 2249 dollari, la Radeon PRO W6600 sarà disponibile al prezzo di 649 dollari dal terzo trimestre, mentre la versione mobile Radeon PRO W6600M arriverà da luglio sulla workstation HP Fury ZBook G8 in paesi selezionati.

Fonte: hwupgrade

view post Posted: 2/6/2021, 17:04     +2GeForce RTX 3080 Ti, recensione: ancora più potenza per giocare senza compromessi - TECH NEWS

GeForce RTX 3080 Ti, recensione: ancora più potenza per giocare senza compromessi



La nuova GeForce RTX 3080 Ti offre le stesse prestazioni in gaming della GeForce RTX 3090 ma a un prezzo inferiore. È questa la sintesi di una recensione in cui ci occupiamo di un'ottima scheda che arriva in un momento storico che oseremmo definire quantomeno sfortunato, dove la domanda di hardware è così alta da creare una scarsità repentina dei nuovi prodotti, influenzandone negativamente prezzi finali e disponibilità. Non aspettatevi quindi di trovarla al prezzo di listino di 1199 dollari/euro indicato da Nvidia nelle scorse ore.

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La GeForce RTX 3080 Ti, che qui proviamo nella versione Founders Edition (FE), è un prodotto diverso dalla RTX 3090. Quest'ultima, seppur inserita sotto il brand GeForce, è una scheda che si rivolge a un pubblico specifico, ossia quello dei creatori di contenuti che necessitano di molta VRAM per velocizzare i propri carichi di lavoro.

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Certo, consente di giocare molto bene (è la migliore sotto questo punto di vista), ma il rapporto tra il prezzo e le prestazioni rispetto alla RTX 3080 (e adesso anche alla RTX 3080 Ti), non ne giustifica l'acquisto da parte di chi vuole semplicemente darsi al gaming. La nuova GeForce RTX 3080 Ti è invece un prodotto votato principalmente al gaming e serve per consolidare l'offerta di Nvidia nella fascia alta.

Pur essendo una Ti, questa nuova scheda è atipica rispetto alle ultime generazioni: GTX 980 Ti, GTX 1080 Ti e RTX 2080 Ti sono tutte basate su una GPU differente rispetto alle rispettive soluzioni "non Ti", mentre la nuova RTX 3080 Ti si presenta con una GPU GA102 Ampere, la stessa della 3080 e 3090.

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La GPU a bordo della nuova arrivata conta 10240 CUDA core attivi, 320 Tensor core, 80 RT core, 320 texture unit e 112 ROPs. Rispetto alla RTX 3090, osserviamo un calo di circa il 2,5% delle risorse al livello della GPU, mentre l'incremento nei confronti della RTX 3080 è di circa 17%. La GPU è affiancata da 12 GB di memoria GDDR6X a 9500 MHz (19 Gbps) su bus a 384 bit per una bandwidth di 912 GB/s.

La RTX 3090 ha il doppio della memoria GDDR6X, il bus è lo stesso e la memoria è impostata a 19,5 Gbps per una bandwidth di 936,2 GB/s. La RTX 3080 conta invece su 10 GB di memoria GDDR6X a 19 Gbps su bus a 320 bit per una bandwidth di 760,3 GB/s. Il TGP della RTX 3080 Ti è identico a quello della RTX 3090, 350W, 30W in più dei 320W della RTX 3080. Infine, al pari della 3080 e diversamente dalla 3090, questa scheda è priva di qualsivoglia connettore NVLink.

La RTX 3080 Ti non nasce chiaramente per chi ha una GeForce RTX 3000 di fascia inferiore o chi possiede una RTX 2080 Ti, sebbene sia decisamente più veloce come vedrete nei test, ma per tutti coloro che ancora giocano con una GTX 1000 o una serie 900 (come la GTX 980 Ti) e vogliono non solo maggiori prestazioni, ma entrare nel mondo del ray tracing e del DLSS.

Tra le caratteristiche accessorie di questa scheda c'è il limitatore al mining di criptovalute, noto anche come LHR, insieme al supporto nativo a Resizable BAR. Per chi non lo conoscesse, Resizable BAR è una funzionalità del protocollo PCI Express che consente alla CPU di accedere direttamente a tutta la memoria della scheda video (VRAM) senza fare continui accessi a piccole parti (256 MB). L'obiettivo è chiaramente quello di velocizzare l'intero processo di accesso ai dati e ottenere maggiori prestazioni di gioco (l'entità dipende spesso dal gioco e può essere condizionato dalla risoluzione, ma in media possiamo parlare di un 5-10%).

Il dissipatore della 3080 Ti Founders Edition è quello della RTX 3080 FE: non ci sono differenze di alcun tipo, né nel funzionamento né nelle dimensioni. Va detto che offrendo le prestazioni della RTX 3090, questa RTX 3080 Ti compie un effettivo miglioramento rispetto alla 3090 FE sotto il profilo della compattezza (non dimentichiamo i molti chip di memoria in meno sul PCB). Vedremo nell'apposita sezione come si rifletterà il tutto in termini di temperature e rumorosità.

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Anche la parte posteriore rimane invariata, con tre DisplayPort 1.4 e una HDMI 2.1. Se sapete già come funziona il dissipatore potete quindi saltare questa parte di articolo, altrimenti continuate a leggere. Anche su questa RTX 3080 Ti ritroviamo quindi le due ventole posizionate in modo differente, non su una singola faccia della scheda, una accanto all'altra e sullo stesso asse, ma quella di destra nella parte alta e quella sinistra in quella bassa. Sono insomma sfalsate l'una rispetto all'altra.

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Nvidia ha deciso di posizionare le ventole in questo modo perché, in base ai suoi studi, è in grado di raffreddare più rapidamente una GPU potente e tutti i componenti presenti sul PCB, che tra l'altro ha dimensioni ben più contenute (e quindi c'è una densità maggiore) rispetto alle RTX 2000, presentandosi con una forma finale a V diversa da quella classica rettangolare.

Il sistema di raffreddamento di questa Founders Edition cerca inoltre di sfruttare al meglio i case moderni, dotati di una o più ventole frontali che immettono aria fresca all'interno. Questa aria fresca corre proprio nella parte bassa centrale del case e può essere intercettata dalle ventole della scheda video.

La prima ventola, quella di destra incastonata nella scheda proprio grazie al finale a V del PCB, raccoglie l'aria fresca e soffia fuori l'aria calda dalla parte superiore, affinché venga a sua volta catturata da una ventola collocata nella parte posteriore del case. La ventola di sinistra è invece posta in prossimità della GPU e ha il compito di buttare fuori l'aria calda dalle feritoie posteriori.

Questa configurazione è però figlia anche di quello che non si vede, nel senso che Nvidia ha creato un PCB molto più piccolo e denso per questa GeForce RTX 3080 Ti (e le altre FE), e tutto il calore prodotto viene raccolto da una camera di vapore ibrida con heatpipe che trasportano il calore proprio sotto la ventola di destra. Scendendo però, come potete vedere nell'immagine di seguito, c'è un voluminoso radiatore che serve ad ampliare la superficie di dissipazione per una migliore gestione del calore.

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Se si rimane sul lato destro della scheda, vediamo come l'aria fresca attraversi le alette del radiatore, le heatpipe sottostanti e fuoriesca dalla ventola, puntando verso la parte alta del case. La ventola di estrazione posteriore (ma potrebbero anche essere le ventole sulla parte superiore del case o quelle di un radiatore di un sistema a liquido), cattura quest'aria calda e poi la espelle dal sistema. A questa si aggiunge la già citata ventola nella parte bassa sinistra, che raccoglie aria fredda dal basso ed espelle aria calda dalle feritoie posteriori. Il tutto è tenuto insieme da un telaio unibody. Da sottolineare inoltre l'introduzione della modalità 0dB, ossia quando la scheda è sotto un determinato carico di lavoro, le ventole rimangono ferme.

Nvidia assicura che l'aria calda soffiata nella metà superiore del case non comporta problemi al raffreddamento delle CPU: l'azienda ha provato varie combinazioni per assicurarsi che il nuovo design delle Founders Edition non impatti sugli altri componenti del sistema. Nvidia assicura inoltre che è possibile mettere la scheda in verticale: il sistema di raffreddamento funziona pressoché con la medesima efficienza.

Configurazione di prova

    Sistema operativo: Windows 10 Pro italiano
    Processore: Intel Core i9-10900K
    Alimentatore: CoolerMaster Silent Pro Gold 1200 Watt
    Scheda madre: ASUS ROG Maximus XII Hero WiFi
    Memoria: G.Skill Trident Z 2x8GB DDR4-4000 (17-17-17-37)
    SSD: Crucial P1 M.2 2280 1TB

BENCHMARK


Giochi con ray tracing (e DLSS)

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Il ray tracing è territorio dominato da Nvidia, con le schede AMD che riescono a gestire senza troppe difficoltà solo le implementazioni più semplici della tecnologia (ad esempio in Shadow of the Tomb Raider, dove è usato per le ombre). Le soluzioni RX 6000 XT, gestendo i dettagli, permettono di applicare il ray tracing solo fino al 1440p e patiscono l'assenza, per il momento, di una tecnologia come il DLSS (il cui apporto è indicato dalla barretta verde, in relazione alla risoluzione 4K).


Conclusioni
Passando dalla RTX 3080 alla RTX 3080 Ti osserviamo un miglioramento prestazionale del 10% in 4K, con un aumento dei consumi speculare. La RTX 3080 Ti è fondamentalmente una RTX 3090, ma con un prezzo di listino migliore. Inoltre, ma qui parliamo solo per la Founders Edition analizzata, è persino più compatta (con un piccolo riflesso negativo sulla rumorosità).

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Rispetto alla RTX 2080 Ti il balzo prestazionale è di oltre il 40% (lo stesso possiamo dire dei consumi), mentre se andiamo a pescare la GTX 1080 Ti abbiamo prestazioni più che doppie, senza dimenticare il supporto all'accelerazione del ray tracing in hardware e al DLSS, con consumi in aumento solo del 40%.

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Le prestazioni della nuova arrivata sono in tal senso difficilmente ignorabili, tanto che viene da chiedersi quale futuro avrà la RTX 3090, non nel senso che sparirà dal mercato (non accadrà), ma probabilmente la produzione verrà scalata per prediligere quella della RTX 3080 Ti, un prodotto che avrà senz'altro più mercato. Inoltre, la RTX 3080 Ti è funzionale per Nvidia a riciclare tutte quelle GPU che per un motivo o l'altro non possono finire a bordo di una RTX 3090.

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Difficile parlare quindi male di questa scheda viste le prestazioni, ma allo stesso tempo è difficile anche esaltarsi. Se poi volessimo prendere i prezzi di listino come validi, il balzo del 70% tra i 699 dollari della RTX 3080 e i 1199 dollari della RTX 3080 Ti non sarebbe giustificabile a fronte del miglioramento prestazionale, ma questo sarebbe un bel discorso da fare se solo ci trovassimo in un momento storico "normale".

La stessa Nvidia ha recentemente dichiarato di attendersi una domanda elevata anche nella seconda metà dell'anno, quindi verosimilmente il quadro relativo a disponibilità e prezzi non cambierà molto rispetto a quanto visto negli ultimi mesi: poca disponibilità e prezzi alle stelle. Sono purtroppo questi aspetti a incidere sulla valutazione di una generazione di schede che, senza dubbio, ha compiuto un passo avanti importante.

Fonte: hwupgrade

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