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Us Open: la prima volta di Cilic

E' Marin Cilic a trionfare nella finale dei debuttanti. Nell'ultimo atto dello Us Open il tennista croato, numero 14 del seeding, spazza via in tre set il giapponese Kei Nishikori (numero 10) e conquista il suo primo trofeo dello Slam: 6-3 6-3 6-3 il punteggio a favore di Cilic, che regala alla Croazia un successo che mancava dal 2001, quando Goran Ivanisevic - attuale coach di Marin - conquistò Wimbledon dopo un'epica finale contro Rafter.

In finale Cilic ha messo in mostra le stesse armi che nei turni precedenti gli avevano consentito di impartire due lezioni di tennis a Berdych e Federer: un servizio solido, messo a posto grazie alle "dritte" di Ivanisevic, e la continua ricerca del vincente (38 rispetto ai 19 di Nishikori). Il giapponese, stremato dalle precedenti battaglie contro Wawrinka e Djokovic, non è mai riuscito a impensierire l'avversario. Un solo break, nel sesto gioco, ha permesso a Cilic di incamerare il primo set.

Nel secondo il croato è volato sul 5-2 dopo aver strappato per due volte il servizio al giapponese, si è "distratto" al momento di chiudere restituendo uno dei due break, ma si è ripreso subito mettendo fine al parziale nel nono game. Nel terzo al croato è bastato un break nel quarto gioco per indirizzare definitivamente il match dalla sua parte e spegnere in meno di due ore il sogno di Nishikori di diventare il primo tennista asiatico a sollevare un trofeo dello Slam.

Fonte : Sport Mediaset

Inter, Thohir vuole un nuovo stadio

Thohir ha deciso: l'Inter avrà un nuovo stadio. L'ordine, sulla scia del modello Roma, è partito. Ora restano da definire i dettagli. Molte le ipotesi al vaglio, con nerazzurri e rossoneri che presto si siederanno attorno a un tavolo per discutere del progetto. La soluzione più probabile, stando a La Gazzetta dello Sport, sembra quella di un restyling del Meazza: struttura di 55mila posti, con aree di ospitalità nella zona dell'ex ippodromo.

ET, dunque, ha indicato la via per la rinascita nerazzurra. Il presidente dell'Inter vuole aumentare i ricavi e puntare tutto sullo stadio di proprietà. Il progetto ormai è chiaro, restano invece da chiarire tempi e modi. Due le opzioni più probabili al momento. Da una parte si fa largo l'idea di un profondo restyling del Meazza, che diventerebbe un "salotto" da 55mila posti con tanto di spazi dedicati allo svago e allo shopping per i tifosi (negozi, ristoranti, aree hospitality e centro commerciale all'interno della struttura o nell'area ex trotto). Dall'altra resta ancora valida l'ipotesi di un impianto nuovo di zecca, da costruire da zero o nell'area Expo (a patto che scendano i prezzi dei terreni), oppure in un'altra zona di proprietà privata ancora da definire.

Ad ogni modo, prima occorrerà sentire anche i dirigenti del Milan, per chiarire le reali intenzioni di entrambi i club e confrontarsi sulle eventuali economie di scala dell'operazione. E proprio in quest'ottica, è infatti già in programma un incontro tra Fassone e Barbara Berlusconi. I tempi per una nuova casa per l'Inter, dunque, sembrano maturi. L'obiettivo fissato da Thohir dice 2018 e non sono ammessi rinvii.

Fonte : Sport Mediaset

Juventus-Falcao, c'è il sì al prestito. Podolski e Torres in caldo

Scenario pronto per il gran ballo delle punte dove, negli ultimi nove giorni di mercato, Radamel Falcao resta il sogno juventino di fine estate. Il colombiano, nonostante il carico dirompente di aspettative tecniche e agonistiche, è un obiettivo difficile da perseguire, ma le evoluzioni in casa Monaco non escludono colpi di scena all’ultima curva: tanto che domani il club del Principato potrebbe dare l’assenso a lasciare partire il colombiano in prestito, formula ideale per la Juve. Nell'attesa, i bianconeri restano vigili sulle piste che portano a Podolski e Torres.

SCONTENTO — Al Monaco l’inizio di stagione col diesel e un certo disimpegno del patron russo Rybolovlev, lasciano aperti spiragli alla partenza di El Tigre. Falcao, dal suo canto, in questi giorni ha seguito l’inizio deludente del Monaco (zero punti su sei contro Lorient e Bordeaux) in silenzio e senza fare polemiche. Ma la Juve, pur consapevole delle difficoltà dell’operazione, resta vigile.

CHAMPIONS — La pista Real Madrid, infatti, sta diventando residuale per le ambizioni del colombiano, nonostante i Blancos stiano cedendo Di Maria al Manchester United. Falcao, in questo contesto, fa l’occhiolino alla Juve, intravedendo l’opportunità di giocare la Champions in un club ambizioso come quello bianconero.

IL BUDGET — Prospettiva per la quale El Tigre sarebbe anche disposto a qualche rinuncia, nonostante ora guadagni 12 milioni netti a stagione grazie al favorevole regime fiscale monegasco. Marotta, che nel vernissage di Villar Perosa ha detto di essere attento "a ogni opportunità", ipotizzerebbe un investimento di circa 20 milioni di euro tra costo per il prestito di Falcao (con una formula tutta ancora da costruire) e ingaggio del colombiano. La strada che conduce Falcao a Torino resta comunque in salita, ma nella bagarre finale la Juve, abile a studiare le sue mosse, è pronta a sfruttare una eventuale occasione.

Fonte : Gazzetta Dello Sport

Milan, Inzaghi cancella Balotelli: "Acquistiamo entusiasmo"

Pippo Inzaghi cancella Mario Balotelli. "Quando un giocatore se ne va vuol dire che tutte le componenti hanno preso questa decisione - ha commentato il tecnico nel pomeriggio di Forte dei Marmi -, sicuramente perdiamo un grande giocatore, ma acquisiamo qualcosa in più sotto il punto di vista della voglia e del gruppo".

IL MERCATO — Balotelli domani firmerà con il Liverpool: "Faccio un in bocca al lupo a Balo" sottolinea Pippo che poi parla degli obiettivi di mercato dei rossoneri: "La dirigenza sa cosa voglio sul mercato, devo allenare i giocatori che ho, abbiamo una rosa all’altezza, se arriva qualcuno tanto meglio altrimenti va bene così".

MENEZ — "Menez falso nueve? Può fare tutti e tre i ruoli dell’attacco e farci giocare con un altro sistema. E’ un giocatore duttile che può servirci".

Fonte : Gazzetta Dello Sport

Basso, due anni con Contador "Riparto da zero"



"Riparto ancora una volta da zero, con la grinta e la voglia di un neopro', ma con la testa e l'esperienza di un veterano". Ivan Basso in attesa del via della prima tappa del Giro del Colorado (scattato nella notte italiana tra lunedì 18 e martedì 19), esce allo scoperto sul suo futuro e conferma quello che la Gazzetta aveva già annunciato alcune settimane fa: "Sì, ho firmato un biennale con la Tinkoff-Saxo".
Basso, come mai la Tinkoff?
"Sono rimasto colpito dal progetto di Oleg Tinkov, avere la miglior squadra al mondo. Però non solo come punti, anche agli occhi della gente. Oleg mi voleva nella sua squadra già diversi anni fa, nel 2007, poi saltò tutto. Trovare ora un accordo è stato facile".
Si concretizza un suo sogno: correre con Contador.
"Alberto è un fuoriclasse che lotta e che costruisce i suoi successi sul sacrificio. È un perfezionista. Avrà un compagno di squadra che non ha di certo il suo talento, ma che ha costruito la sua carriera su serietà e professionalità".

Fonte : Gazzetta Dello Sport

Froome: "Voglio il Tour 2015". E intanto si prepara per la Vuelta



Una delusione forte, anzi "devastante" come team che ora deve leccarsi le ferite. Parole di Chris Froome sul Tour de France 2014. Il keniano bianco è uscito dalla Boucle alla quinta tappa, quella sul pavé, con il polso fratturato. "È stato devastante per noi come squadra che aveva vinto negli ultimi due anni", ha detto a Sky Sport News. «Avevamo — spiega il corridore del team Sky- molte aspettative sul Tour di quest'anno. Ma penso che questa sia una buona occasione per rivalutare le cose. È facile essere illusi da un falso senso di sicurezza. Come anche vincere qualcosa come il Tour de France è un'aspettativa pesante; non ci si va mai pensando di averlo in tasca".

PORTE — Una volta uscito di scena Froome, il team ha puntato tutto su Richie Porte che però nella tredicesima tappa è crollato dal secondo al sedicesimo posto nella classifica generale. In molti hanno pensato che il vincitore del 2012 Bradley Wiggins avrebbe potuto essere in nella squadra. Ma Froome difende la scelta di Porte : "Credo che sia stata la decisione migliore della squadra in quel momento. Con il senno di poi si può dire: "Se avessi messo quel corridore...", ma non si possono cambiare le cose".

NIBALI — Poi uno sguardo al futuro. Froome, che spera di essere alla Vuelta che inizia il 23 agosto, è determinato a riprendersi la maglia gialla, conquistata da Vincenzo Nibali, il prossimo anno. Gli occhi sono già sulla Boucle 2015: "È più rilassante arrivarci senza dover difendere il titolo. Probabilmente potrò volare "sotto la quota radar". Non ho bisogno di altro "carburante" per il Tour. È una corsa in cui sempre darò tutto e lotterò al massimo".

Fonte : Gazzetta Dello Sport

Milan, nuovo vertice ad Arcore. Adesso è caccia alla punta: Cerci è in pole

Firmati i contratti tra Milan e Real, che cede Diego Lopez a costo zero, il portiere martedì sarà a Milano (come Armero) per una ventiquattro ore di visite mediche a cui (presumibilmente mercoledì) seguirà l’autografo sul quadriennale a due milioni e mezzo all’anno.

AD ARCORE — Mercoledì è il giorno anche di un probabile vertice ad Arcore: oltre all’a.d. Adriano Galliani, ospite di Berlusconi sarà pure Inzaghi. Si ragionerà del futuro e della strategia da seguire sul mercato: usciranno Gabriel (volerà in Brasile in prestito), Didac Vilà (tornerà in Spagna) e un centrale di difesa (le offerte non mancano) per far posto all’esterno d’attacco.

TAARABT — La hit parade vede Campbell e Taarabt, considerato adattabilissimo in corsia ("Lui come altro regalo? Vediamo", diceva ieri Inzaghi), secondi soli a Cerci. Lo spartito è chiaro, magari Galliani proverà a toccare le note giuste con Cairo, presidente del Torino, già in queste ore in Versilia, prima della partenza per Roma dove domani sarà giorno di elezioni federali.


Fonte : Gazzetta Dello Sport

Elezioni Figc, Agnelli litiga prima con Preziosi, poi con Lotito



Alta tensione in Federcalcio. Il protagonista principale è Andrea Agnelli, presidente della Juve e principale sostenitore dei NoTav, il fronte dei dissidenti anti Tavecchio. È lui ad avvicinarsi a Preziosi, patron del Genoa, tuonando: "Non permetterti di parlare di me alla stampa". La replica è netta: "Sei tu che non devi più nominarmi". Passa qualche minuto e il nervosismo cresce. Vengono a contatto anche Agnelli e Lotito: toni ancora alti. Poco prima dell'assemblea Beppe Marotta, d.g. della Juve, aveva aperto il fronte: "Lascia perplessi il super attivismo di Lotito che fa da tutor al candidato Tavecchio, cosa impopolare ed unica nella storia della federazione. Sembra che ci siano interessi personali a discapito dei collettivi". Facile intuire il motivo del battibecco tra Agnelli e Lotito...

Fonte : Gazzetta Dello Sport

Ibrahimovic: "Io alla Juve? Tutto falso. Non conosco Hansson"



Il tecnico svedese Stefan Hansson aveva millantato un'amicizia con Zlatan Ibrahimovic. Un'amicizia talmente stretta che proprio Zlatan gli avrebbe confidato, parlando su Skype, "che sarebbe tornato alla Juventus". A distanza di quattro giorni, ci pensa lo stesso Ibrahimovic a smentire tutto attraverso la sua applicazione ZlatanUnplugged. "Una persona di nome Stefan Hansson ha fatto dei commenti su di me sui media. Di conseguenza, tengo a precisare che non conosco questa persona. Non l'ho mai incontrato, non l'ho mai avuto come allenatore né tantomeno gli ho parlato su Skype - spiega Ibrahimovic -. Normalmente, non avrei mai commentato questo tipo di diffamazione, ma i suoi commenti hanno raggiunto proporzioni irragionevoli e mi sento in dovere di farlo".

Fonte : Gazzetta Dello Sport

Roma, Benatia: silenzio assordante. E il club resta in attesa



A mettere insieme i tasselli del mosaico, qualcosa non quadra intorno a Mehdi Benatia. Punto 1: la Roma continua a cercare difensori centrali. Punto 2: il marocchino resta il giocatore "preferito" per riuscire potenzialmente a fare cassa. Punto 3: lo stesso Benatia non ha ancora rotto un silenzio che dura dall’intervista alla Gazzetta di fine maggio. Con un retroscena sul tema: per la tournée in Usa era stata pensata una conferenza stampa del giocatore, mai andata in scena. Di più: alla vigilia della sfida all’Inter Rudi Garcia aveva auspicato un intervento pubblico di Benatia per chiarire, un modo del tecnico per provare a mettere fine alle continue domande sul tema. Era il primo agosto. Sono passati 5 giorni, Benatia non ha parlato e soprattutto da Trigoria confermano di non aver conferenze in programma a breve.

LA SITUAZIONE — Benatia resta in bilico, questo è il succo. La Roma sabato si trasferirà a Bad Waltersdorf, in Austria. Anche lì, con il dubbio Benatia, senza che le rose di alcune big siano complete, leggi Chelsea, Barcellona e Bayern. Un’offerta da 35 milioni in su e il d.s. Sabatini si metterebbe seduto a discutere. Per prendere il sostituto di Benatia, invece, qualcosa Sabatini ha già mosso in direzione Manolas: la Roma ha già incontrato l’Olympiacos, parti però ancora distanti. Meno complicato sarebbe l’acquisto di Basa: il montenegrino ha incontrato i dirigenti del Lilla per fare pressione.

Fonte : Gazzetta Dello Sport

Sampaoli: "Vidal ha un ginocchio k.o.". Il Manchester Utd punta su Cuadrado

Giorni decisivi per il mercato del Manchester United, che sta cercando di costruirsi un "tesoretto" di oltre 100 milioni con 5-6 cessioni eccellenti. Soldi che, ovviamente, verrebbero investiti sul mercato per arrivare a qualche top player: in lizza, e non da oggi, ci sono du assi della serie A come Arturo Vidal e Juan Cuadrado. Le ultime news starebbero inducendo Louis Van Gaal, il tecnico dei Red Devils, a puntare tutto sul colombiano della Fiorentina.

CUADRADO — L'incontro tra il Manchester Utd e i dirigenti viola - scrive il Daily Star - è in programma oggi pomeriggio, ma la preoccupazione degli emissari inglesi è che la Fiorentina possa alzare le richieste economiche. Finora l'offerta dello United è arrivata a 35 milioni di euro, ma per meno di 40 l'ala colombiana non si muove.

VIDAL — Si diceva di Vidal: l'acquisto appare più lontano, ma in questo caso non per ragioni economiche, bensì per i problemi al ginocchio che tormentano il centrocampista juventino. Le parole del c.t. cileno Sampaoli, in proposito, avrebbero raffreddato l'entusiasmo di Van Gaal: "Arturo ha giocato il Mondiale al 30-40% del livello a cui ci ha abituati in Italia - dice al giornale El Mercurio -, tutta colpa di quel ginocchio malconcio. E' stato un grande esempio di abnegazione e attaccamento alla maglia della nazionale per tutti i compagni, ha rischiato di compromettere una parte della sua futura carriera, pur di essere presente".

Fonte : Gazzetta Dello Sport

TOPIC RIPULITO!

Il Cagliari prende Farias: un altro tassello per la rivoluzione zemaniana



C'è un altro tassello che va a comporre la rivoluzione zemaniana sull'isola: il Cagliari ha infatti definito l'accordo per il brasiliano Diego Farias. Dopo un lungo corteggiamento, i sardi sono riusciti a battere la concorrenza per l'esterno che arriva dal Chievo. Con Farias, che potrebbe essere in ritiro già nelle prossime ore, si definisce il dodicesimo movimento in entrata del Cagliari: Zeman lo conosce bene, avendolo avuto con se nel 2011 nella sua ultima avventura a Foggia. L'arrivo di Farias fa seguito alle operazioni concluse per il portiere Almunia e per il difensore Capuano dal Pescara (in cambio del prestito del difensore Del Fabro, ufficializzato proprio oggi), Capuano che domani sarà con Zeman. Adesso i sardi cercano un difensore centrale: la prima scelta è Ceppitelli del Parma, in seconda battuta c'è Camporese della Fiorentina. Chiaro: la rivoluzione continua.

Fonte : Gazzetta Dello Sport

Milan, Inzaghi pensa positivo: "Ho visto lo spirito giusto"

Tre gol subiti con l'Olympiacos, cinque con il Manchester City, infine due con il Liverpool, a fronte di un solo gol fatto. La tournée del Milan negli States si chiude mestamente e lancia chiari segnali d'allarme. Pippo Inzaghi prova comunque a pensare positivo, concentrandosi su quanto di buono visto piuttosto che sui tanti difetti ancora da limare: "Dispiace per il risultato immeritato, ma era la risposta che aspettavo" ha evidenziato l'allenatore rossonero dopo la sfida coi Reds. "Nel secondo tempo abbiamo fatto una mezzora a grande livello, il secondo gol ci punisce troppo. C'è stata una bella reazione, sono contento dei miei ragazzi, non ricordo una parata del nostro portiere, invece del loro c'è stata".

STRADA GIUSTA — Per Inzaghi, insomma, la strada intrapresa è quella giusta, basta solo avere pazienza: "Dobbiamo continuare con questo spirito e questa voglia. Ai miei ragazzi posso dire solo di continuare così, poi quando ci confronteremo con le squadre in Italia i nostri valori verranno fuori. Forse siamo ancora un po' ingenui". E sulle due reti subite tranquillizza: "Abbiamo preso due gol con palla in possesso, ma sono io che chiedo che la squadra giochi da dietro, siamo il Milan e non possiamo buttare il pallone. Ora andiamo avanti e mi fa piacere la reazione nella fase difensiva da parte di tutti".

NIENTE PAURA — Un ultimo pensiero sulla condizione degli attaccanti: "Balotelli può fare anche il centravanti di raccordo. Niang sta facendo bene, ha un bell'atteggiamento, in Italia ci può dare una grande mano e non penso ci siano tanti giocatori della sua età così forti in giro. Diamogli tempo e fiducia. Gli attaccanti esterni oggi ci hanno dato una grossa mano. Mentre nelle altre partite abbiamo fatto fatica oggi ci siamo giocati la partita contro una delle squadre più forti in Europa. Nel campionato italiano con questa voglia e questa determinazione possiamo fare bene, dobbiamo solo scrollarci un po' di dosso le paure dello scorso anno".

Fonte : Gazzetta Dello Sport

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