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view post Posted: 11/7/2014, 14:49 by: carlytos26     +1Che Canzone Stai Ascoltando? - BAR ZONE
Shakira - La La La (Brazil 2014) ft. Carlinhos Brown


view post Posted: 8/7/2014, 22:58 by: keysersoze86     +1Mondiale 2014: Brasile-Germania 1-7, tedeschi in finale - CALCIO

Mondiale 2014: Brasile-Germania 1-7, tedeschi in finale



Nella prima semifinale del Mondiale, la Germania spazza via il Brasile con un incredibile 7-1 e si qualifica per la finale in programma domenica prossima contro la vincente di Olanda-Argentina. A Belo Horizonte, la nazionale di Low vola sul 5-0 già nel primo tempo grazie a Muller, Klose, Kroos (doppietta) e Khedira. I tedeschi non si fermano nella ripresa e infilano altre due reti con Schurrle. Nel finale l'inutile gol di Oscar.

LA PARTITA
Belo Horizonte, 8 luglio 2014. Sessantaquattro anni dopo il Maracanazo, il Brasile fallisce un altro Mondiale casalingo lasciando sotto shock un intero paese. E' una data che entrerà nella storia, non solo quella calcistica. Un'umiliazione senza precedenti. Sette gol che sono una lezione di calcio, una dimostrazione di onnipotenza, un insegnamento di vita. La Germania di stasera è la perfezione traslata su un campo da gioco, ai confini dell'umano. Ma un'uscita di scena così, inerme e indegna, non trova giustificazione nel pur profondo gap tecnico che esiste tra le due formazioni. La Seleçao è tradita da se stessa. Da una pressione mostruosa - che questa squadra non sapeva reggere - prima ancora che dai propri limiti. Soprattutto, da una carica emotiva fuori controllo, che toglie lucidità e annebbia il cervello.

Una fase a gironi a singhiozzo, le lacrime piene d'ansia prima dei rigori col Cile, l'arrivo in ritiro di uno psicologo in vista del quarto con la Colombia. Tutti segnali strani, pericolosi. Una serie di problemi mascherati con qualche pezza qua e là, ovvero Neymar e Thiago Silva. E non è dunque un caso che, alla prima gara senza i due leader, questa mediocre Seleçao sia affondata miserabilmente come mai nella sua storia. David Luiz, per l'occasione capitano, prova a trascinare i compagni con pathos e orgoglio, trascurando ogni senso tattico proprio del gioco del calcio. Contro la Germania, un suicidio. Muller, dimenticato dal neo difensore del Psg, sblocca dopo 11 minuti su azione d'angolo. Al 23', con la difesa del Brasile schierata, arriva il 2-0: Kroos serve a centro area Muller, che libera con una magia Klose; il laziale si fa parare la conclusione da Julio Cesar ma segna sulla respinta. E' il suo 16° gol nella fase finale di un Mondiale: superato Ronaldo, adesso è il numero uno di sempre. Passano sessanta secondi ed è già 3-0: cross di Lahm da destra e Kroos - posizionato sul secondo palo - infila di sinistro all'angolino. I tedeschi, assetati del sangue brasiliano, non si fermano mai. Minuto 26: Kroos ruba palla a Fernandinho, uno-due con Khedira e 4-0. Minuto 29: Khedira a sinistra per Ozil, che restituisce la sfera al madridista ed è 5-0. E' una mattanza.

Nell'intervallo pagano Hulk e Fernandinho per tutti, ma Scolari se potesse manderebbe tutti sul pullman e lascerebbe lo stadio all'istante per la vergogna. Il Brasile costruisce subito un paio di occasioni con Oscar e Paulinho, ma entrambe sono disinnescate da uno strepitoso Neuer, che conferma lo stato di grazia. La Germania sceglie di rispettare l'avversario nel miglior modo possibile: spingendo fino alla fine, senza mai guardare il tabellone. I tedeschi non hanno pace fino al triplice fischio di Rodriguez. Così arrivano i due gol di Schurrle (69' e 79'), che confezionano un incredibile 7-0. E potrebbe pure arrivare l'ottavo, se solo Ozil non calciasse a lato con la porta spalancata. C'è spazio invece per l'1-7 di Oscar in pieno recupero. Mentre il pubblico del Mineirao applaude la perfezione di questa Germania, celebrando gli ultimi scambi dei tedeschi con olè incantati. Il disonore più grande. Da domani, nessuno parlerà più del Maracanazo.


Brasile-Germania 1-7
Marcatori: 11' Muller (G), 23' Klose (G), 24' Kroos (G), 26' Kroos (G), 29' Khedira (G); 69' Schurrle (G), 79' Schurrle (G), 90' Oscar (B).
Brasile (4-2-3-1): Julio Cesar 5; Maicon 5, Dante 4, David Luiz 3, Marcelo 4; Fernandinho 4 (46' Paulinho 5); Luiz Gustavo 4,5; Bernard 4, Oscar 5, Hulk 3 (46' Ramires 5); Fred 4 (71' Willian 5). A disp.: Jefferson, Victor, Dani Alves, Henrique, Maxwell, Hernanes, Jo. All.: Scolari 4.
Germania (4-2-3-1): Neuer 7,5; Howedes 7, Boateng 7,5 Hummels 7,5 (46' Mertesacker 6,5), Lahm 7; Khedira 8 (75' Draxler 6,5), Schweinsteiger 7,5; Muller 8,5, Kroos 8,5, Ozil 7; Klose 7,5 (58' Schurrle 7,5). A disp.: Weidenfeller, Zieler, Durm, Grosskreutz, Ginter, Gotze, Kramer, Podolski, Mustafi. All.: Low 8.
Arbitro: Marco Rodriguez.
Ammonito: Dante (B).
Note: Angoli 7-5. Rec.: pt 1', st 2'.



Fonte: sportmediaset



Edited by keysersoze86 - 9/7/2014, 21:42
view post Posted: 7/7/2014, 18:48 by: keysersoze86     +1Madrid, è morto Alfredo Di Stefano - CALCIO

Madrid, è morto Alfredo Di Stefano



Il mondo del calcio è vestito a lutto. Alfredo Di Stefano non ce l'ha fatta e dopo l'infarto che lo aveva colpito per le vie di Madrid, è morto all'età di 88 anni all'ospedale Gregorio Maranon. Il presidente onorario del Real, uno dei più grandi giocatori della storia del calcio, si trovava in gravissime condizioni dopo diciotto minuti di arresto cardiocircolatorio all'uscita da un ristorante nei pressi dello stadio Santiago Bernabeu.

L'ex giocatore e presidente onorario del Real Madrid, Alfredo Di Stefano, fu ricoverato con urgenza all'ospedale Gregorio Marañòn a causa di un infarto. Attorno alle cinque del pomeriggio di sabato 5 luglio, l'ex attaccante argentino fu colpito da una crisi cardiorespiratoria in una delle vie di Madrid, dove gli venne effettuata la rianimazione cardiopolmonare per diciotto minuti prima del trasferimento all'ospedale in coma indotto. Oggi la triste notizia dopo due giorni di battaglia tra la vita e la morte.

L'ADDIO DEL REAL MADRID
"Il Real Madrid CF comunica che il suo presidente onorario, Alfredo Di Stefano, è deceduto oggi alle 17.15 all'ospedale Gregorio Maranon di Madrid. Il presidente del Real Madrid, Florentino Perez e la Giunta Direttiva del club, vogliono esprimere le più profonde condoglianze e tutto il proprio affetto ai figli, ai familiari e agli amici. Il Real Madrid estende le condoglianze a tutti i madridisti in giro per il mondo, sapendo di aver perso il miglior giocatore di tutti i tempi".

Fonte: sportmediaset

view post Posted: 6/7/2014, 00:16 by: keysersoze86     +1Madrid, è morto Alfredo Di Stefano - CALCIO

Madrid, Alfredo Di Stefano è in coma dopo un grave infarto

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L'ex giocatore e presidente onorario del Real Madrid, Alfredo Di Stefano, è stato ricoverato con urgenza all'ospedale Gregorio Marañòn a causa di un infarto. Attorno alle cinque del pomeriggio l'ex attaccante argentino ha avuto una crisi cardiorespiratoria in una delle vie di Madrid, dove gli è stata effettuata la rianimazione cardiopolmonare per diciotto minuti prima del trasferimento all'ospedale. Le condizioni di Di Stefano restano gravi.

Secondo le prime ricostruzioni, Di Stefano - che ha compiuto il 4 luglio 88 anni - si è sentito male poco dopo essere uscito da un ristorante accasciandosi al suolo e rimanendo in arresto cardiorespiratorio per 18 minuti prima di essere trasportato all'ospedale cittadino dove si trova al momento in uno stato di coma indotto.

Fonte: sportmediaset



Edited by keysersoze86 - 7/7/2014, 19:47
view post Posted: 6/7/2014, 00:13 by: keysersoze86     +1Brasile 2014: Olanda-Costa Rica 4-3 dopo i rigori, "Oranje" in semifinale - CALCIO

Brasile 2014: Olanda-Costa Rica 4-3 dopo i rigori, "Oranje" in semifinale



E' l'Olanda la quarta semifinalista di Brasile 2014. Ci sono voluti i calci di rigore agli uomini di Van Gaal per avere la meglio della Costa Rica dopo lo 0-0 al termine dei 120' di gioco. Decisivo per la vittoria finale l'ingresso al 120' del portiere di riserva Krul, autore di due parate nel 4-3 dal dischetto. Spazzata via la sfortuna "oranje" durante la partita con un palo e due traverse colpite da Sneijder e Van Persie.

LA PARTITA
Alla fine ha vinto il gioco del calcio nella sua forma più offensiva. L'Olanda è la quarta semifinalista del Mondiale brasiliano, rassegna che continua a regalare emozioni inaspettate come poche altre volte prima. Dopo centoventi minuti giocati a una metà campo, ci sono voluti i tanto odiati tiri dal dischetto per permettere agli Oranje di spazzare via la paura, la tensione e la sfortuna in quella che sembrava essere una partita maledetta. Il 4-3 dal dischetto, con protagonista assoluto Krul, portiere di riserva entrato al posto di Cillessen al 120' apposta per quello, lancia i tulipani tra le prime quattro e mette fine alla favola costaricana, scritta per pagine e pagine brasiliane ben oltre ogni più rosea aspettativa.

Niente di immeritato comunque, bisogna ammetterlo. La verità sta nei numeri e se è contestabile il modo in cui la Costa Rica è arrivata a giocarsi l'ingresso nelle prime quattro al mondo, con un gioco estremamente attento e tattico, nulla si può dire sui numeri e sulla organizzazione messa in campo da Pinto, una delle più belle rivelazioni del torneo. Un tecnico in grado di leggere alla perfezione tutte e cinque le partite affrontate da sfavorita, baciato dalla fortuna, ma che chiude imbattuto e infilato solo in due occasioni: il rigore di Cavani e il gol al 93' di Papastathopoulos. Qualcosa vorrà pur dire e lui, anzi, loro il Mondiale in qualche modo l'hanno vinto facendo la storia del proprio Paese.

Diverso il discorso dell'Olanda. Meritatamente in semifinale, la qualificazione è arrivata solamente dal dischetto, nel modo storicamente meno consono. Questione di dettagli, certo, di sfortuna, ma anche di un approccio alla partita eccessivamente soft e paziente. Le statistiche parlano chiaro e le conclusioni sui taccuini di mezzo mondo sono tutte colorate di arancione, salvo il miracolo di Cillessen su Urena al 117' poco prima di uscire. Però se la partita si è protratta fino al limite massimo, la colpa è di un'eccessiva sicurezza. Un possesso palla esasperato e abbastanza sterile lontano dalla porta, costretto a scontrarsi contro il muro umano eretto dalla Costa Rica davanti a Navas, implacabile come per tutto il Mondiale. Poi la sfortuna sul palo di Sneijder all'82', replicata dalla carambolesca traversa di Van Persie in pieno recupero. Infine un'altra traversa, ancora di Sneijder, al 119', presagio funesto rimasto solamente tale, fortunatamente per Van Gaal e i suoi.

Dal dischetto, infine, è stato l'apoteosi di Tim Krul e della psicologia del ct olandese. La scelta storica di inserire un portiere ad hoc, rischiando molto, ha pagato. Il numero uno del Newcastle ha neutralizzato due penalties intuendoli tutti, ipnotizzando i costaricani fino alla festa olandese. Ci sarà Olanda-Argentina, spettacolo assicurato.


OLANDA-COSTA RICA 4-3 dcr (0-0 dts)
RIGORI: Borges (C) gol, Van Persie (O) gol, Ruiz (C) parato, Robben (O) gol, Gonzalez (C) gol, Sneijder (O) gol, Bolanos (C) gol, Kuyt (O) gol, Umana (C) parato
OLANDA (3-4-3): Cillessen 6 (120' Krul 7); Vlaar 6,5, De Vrij 6, Martins Indi 5,5 (105' Huntelaar 6); Kuyt 6,5, Wijnaldum 6, Blind 6, Sneijder 7; Depay 5,5 (76' Lens 5), Robben 7, Van Persie 5. A disp.: Vorm, De Guzman, Janmaat, Veltman, Kongolo, Clasie, Verhaegh. All.: Van Gaal 6,5.
COSTA RICA (5-4-1): Navas 7,5; Gamboa 6,5 (79' Myrie 6), Acosta 6,5, Gonzalez 7, Umana 6,5, Diaz 6; Ruiz 6,5, Tejeda 6,5 (97' Cubero 6), Borges 6, Bolanos 6; Campbell 6 (66' Urena 6,5). A disp.: Pemberton, Cambronero, Barrantes, Francis, Granados, Brenes, Calvo. All.: Pinto 7,5.
ARBITRO: Irmatov
AMMONITI: Martins Indi, Huntelaar (O); Diaz, Umana, Gonzalez, Acosta (C)
NOTE: Angoli 9-1. Rec.: pt 1', st 4'

Fonte: sportmediaset

view post Posted: 28/6/2014, 20:25 by: roberto96     +1WEBB, SEMPLICEMENTE IL MIGLIORE - CALCIO

WEBB, SEMPLICEMENTE IL MIGLIORE
webb



Scelta obbligata quella del designatore arbitrale Busacca che spedisce a Belo Horizonte, per un sentitissimo Brasile-Cile, Howard Webb, il miglior fischietto al mondo. Sara’ il suo fisico palestrato , sarà la sua proverbiale sicurezza, sarà il suo modo di rapportarsi con i calciatori, sarà la “fama” meritatamente conquistata sul campo certo e’ che nessuno “fiata” , osa protestare, accettazione assoluta ad ogni fischio. Pensate al minuto 11, il Cile vuole il rigore per un contatto tra Edu Vargas e David Luiz, al 13′ chiede il penalty il Brasile per una caduta di Hulk su intervento di Isla, ma Webb è così vicino e soprattutto ben piazzato che nessun calciatore si lamenta della sue decisioni, che poi non sono nient’altro che quelle corrette. Alzati Edu Vargas, alzati Hulk, su avanti,in piedi e giocare.

Il primo ammonito della partita arriva al 16′ il numero 2 cileno Mena che interrompe con la mano un passaggio tra avversari.
È un giallo automatico, codificato dal regolamento e l’ ex bobby inglese, mentre estrae il cartellino lo spiega al cileno. Così’ si fa!
Segna il Brasile, pareggia il Cile , partita sempre in bilico , “pathos” altissimo, la “febbre” di vittoria contagia le due squadre ma Webb e’ un “caterpillar”, niente e nessuno lo smuove, non “fonde” il motore anzi spunta una “grinta” ai più sconosciuta. Che arbitro completo, senza dubbio un primo tempo da numero 1 al mondo, principe del fischietto.
Minuto numero 55 della ripresa segna Hulk, sarebbe il gol del vantaggio dei verdeoro, ma Webb è strepitoso, annulla la rete per un stop col braccio destro del numero 7 brasiliano,ammonendolo.
Difficilissimo da vedere l’infrazione di Hulk, un coefficiente di difficoltà altissimo,in uno stadio imbufalito per la sua decisione, ma la sua chiamata è un “pezzo unico” da vera star.
Al minuto 65 cade Hulk in area cilena contrastato da Isla, chiede il rigore con Webb che mima l’impatto come assolutamente inevitabile senza scorrettezze.
Due minuti dopo è Vidal a cascare in area brasiliana per un contatto con David Luiz, ma il centrocampista juventino fa capire con la sua gestualità che non è successo nulla e l’arbitro,giustamente, gira le spalle e corre verso il centrocampo. In una partita super/tirata si devono usare i cartellini di colore giallo, lo prendono Jo, Pinilla e Dani Alves e quello per il difensore del Brasile e molto ” tirato” … Va be’ non c’ era.
120 minuti di grande arbitraggio, “chapeau” mister Howard Webb.
Voto: Semplicemente il migliore 9

Fonte:Sportmediaset

view post Posted: 27/6/2014, 22:19 by: keysersoze86     +1Basket, finale scudetto: Milano torna campione d'Italia - BASKET

Basket, finale scudetto: Milano torna campione d'Italia



Il digiuno è finito, la festa dell'Olimpia Milano campione d'Italia può avere inizio. L'EA7 Emporio Armani batte 74-67 la Montepaschi Siena in una bellissima gara 7 di una combattutissima serie finale e conquista uno scudetto, il 26esimo della sua storia, che alle 'Scarpette Rosse' mancava dal 1996. Prima gioia per Giorgio Armani alla sesta stagione da patron. Decisivi gli italiani, capitan Alessandro Gentile, 18 punti, e Niccolò Melli, 11.

Fonte: sportmediaset

view post Posted: 22/6/2014, 10:16 by: roberto96     +1Juve-Pato, spunta l'idea nuova. E c'è il rilancio per Morata - CALCIO

Juve-Pato, spunta l'idea nuova. E c'è il rilancio per Morata



Marotta accelera le manovre per l’attacco: c'è l'ipotesi di chiedere un prestito con diritto di riscatto per il Papero al Corinthians. Sulla baby stella spagnola l'offerta sale a 18 milioni.
La Juve starebbe seguendo con attenzione la situazione di Alexandre Pato. Le voci sono al momento tutte brasiliane, ma riguardano un giocatore che i campioni d’Italia avevano in effetti già avvicinato l’anno scorso. L’ex milanista ha appena chiuso la stagione in prestito al San Paolo, il suo cartellino è però di proprietà del Corinthians. E’ reduce da un periodo difficile, pieno di guai muscolari che gli sono costati anche il Mondiale, ma a Torino sembrano intenzionati a scommettere sul pieno recupero di un ragazzo che ha fatto vedere cose eccezionali con la maglia del Milan. Di certo, visti anche i rischi, si lavorerebbe sulla formula del prestito con diritto di riscatto.
MORATA — Sempre sul fronte attaccanti, la Juve starebbe preparando un rilancio sul fonte Morata. Rifiutata dal Real la prima offerta di 15 milioni, i bianconeri potrebbero salire fino a 18, grazie anche al tesoretto messo insieme con le cessioni di Immobile e Zaza. E la proposta sarebbe già nelle mani dell’avvocato Bozzo, l’uomo che cura gli interessi di Morata in Italia.

Fonte:Gazzetta

view post Posted: 22/6/2014, 10:14 by: roberto96     +1Milan, dall'Inghilterra: Wenger vola in Brasile per conquistare Balo - CALCIO

Milan, dall'Inghilterra: Wenger vola in Brasile per conquistare Balo

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Si scalda la pista di mercato che lega l'Arsenal e Mario Balotelli. Secondo quanto riportato dal Daily Star, infatti, il manager dei Gunners Arsene Wenger in questo fine settimana incontrerà direttamente in Brasile, l'agente dell'attaccante del Milan Mino Raiola per valutare le possibilità di questa operazione. Per conquistare l'attaccante serve uno stipendio da 150mila sterline a settimana e non meno di 25 milioni di euro per l'acquisto del cartellino dal Milan.

Fonte:tuttomercatoweb

view post Posted: 15/6/2014, 01:03 by: keysersoze86     +1Brasile 2014, Uruguay-Costa Rica 1-3: Cavani non basta - CALCIO

Brasile 2014, Uruguay-Costa Rica 1-3: Cavani non basta



Inizia male il Mondiale dell'Uruguay. All'Estadio Castelao di Fortaleza la squadra di Tabarez perde 3-1 con la Costa Rica e resta a zero punti nel Gruppo D, lo stesso dell'Italia. Al 24' Cavani sblocca il match su rigore e illude la Celeste, poi i Los Ticos ribaltano il match nella ripresa. Campbell prima pareggia i conti al 54', poi al 57' Duarte trafigge Muslera. All'84' Urena firma il tris. Nel finale espulso Pereira.

LA PARTITA
L'Uruguay stecca la prima. E la sconfitta è meritata. Questione di gambe e non solo. Alla Celeste manca non solo Suarez, a cui Tabarez dovrà aggrapparsi contro l'Inghilterra, ma anche le idee. E le tre sberle della Costa Rica la dicono lunga. Campbell e Forlan sono lo specchio della partita. Da una parte il gioiellino dell'Arsenal in prestito all'Olympiacos è una furia atletica e tecnica, dall'altra invece il veterano dell'Uruguay è un bomber spento. La carta di identità pesa e l'Uruguay crolla con i Los Ticos alla distanza. E non è un caso che la rimonta della Costa Rica arrivi proprio nel secondo tempo, quando il caldo riduce le forze ai minimi termini. Se la Celeste è questa, è poca cosa. Soprattutto perché le idee in mezzo al campo scarseggiano e davanti le palle giocabili arrivano col contagocce. Lo sa bene Cavani, che non trova mai il guizzo giusto per fare la differenza e che ora è chiamato a guidare la carica per continuare a sperare nel passaggio del turno.

Ma veniamo al campo. All'Estadio Castelao il termometro è rovente e l'avvio di gara è decisamente blando, con le squadre che si studiano. L'Uruguay prova a fare la partita, ma i Los Ticos si chiudono bene e mettono subito in chiaro il tema tattico del match. La banda di Pinto serra le fila nella propria metà campo e riparte in velocità, affidandosi alle giocate di Campbell. Più manovrate invece le azioni della Celeste, che però fa girare palla troppo lentamente, non trova spazio sulle fasce e sbatte contro il muro costaricense. Al 14' segna Godin, ma è in fuorigioco. Poi Cavani spara alto da ottima posizione. Si scalda la Celeste, che al 24' passa in vantaggio. Segna il Matador dal dischetto, dopo un fallo netto in area su Lugano. Campbell è ovunque e guida la carica dei Los Ticos, ma gioca da solo e non basta. La Costa Rica ce la mette tutta e prova a rispondere, ma in campo il caldo la fa da padrone e, senza guizzi, l'Uruguay si affida all'esperienza dei suoi veterani (molti) e addormenta la partita. Al 44' si sveglia Forlan e costringe Navas al miracolo. Poi la Celeste chiude il primo tempo con diversi uomini spesso dietro la linea della palla e gli unici brividi arrivano sulle uscite di Muslera.

Nella ripresa Pinto avvicina Ruiz a Campbell e un colpo di testa di Ruarte spaventa l'Uruguay. Primo squillo. Poi succede quello che non ti aspetti. La Costa Rica alza il ritmo e sorprende la Celeste. Al 54' Campbell addomestica un ottimo cross e infila la porta di Muslera, pareggiando i conti. Secondo squillo, cambia il match. L'Uruguay non riesce più a tenere palla e i Los Ticos si infilano ovunque. Al 57' Duarte prende meglio la mira e di testa porta in vantaggio la banda di Pinto. Clamoroso all'Estadio Castelao. Ma è tutto meritato per la Costa Rica, che mette alle corde la squadra di Tabarez e sfrutta i punti deboli della Celeste. Campbell trasforma in oro ogni tutto quello che passa dai suoi piedi e all'84' Ureña, appena entrato, appoggia in rete la palla del tris. Pareira si fa espellere nel recupero e all'Estadio Castelao cala il sipario. Non solo sulla partita. Forse anche su questo Uruguay. Contro l'Inghilterra per Cavani & Co. sarà già una gara da dentro o fuori.


URUGUAY-COSTA RICA 1-3
Marcatori: 24' Cavani rig. (U); 54' Campbell (C), 57' Duarte (C), 84' Urena (C)
Uruguay (4-4-2): Muslera 5; Caceres 5, Godin 5,5, Lugano 6, Pereira 5,5; Gargano 5,5 (61' Lodeiro 5,5), Stuani 5, Rios 6, Rodriguez 6 (77' Hernandez sv); Cavani 5,5, Forlan 4 (61' Gonzalez 6). A disp.: Munoz, Silva, Coates, Fucile, Gimenez, Pereira, Perez, Ramirez, Suarez. All.: Tabarez 5
Costa Rica (5-3-1-1): Navas 6,5; Diaz 5,5, Duarte 6,5, Gamboa 6, Gonzalez 6,5, Umana 6,5; Bolanos 6,5 (89' Barrantes sv), Borges 6, Tejeda 6 (74' Cubero sv); Campbell 8; Ruiz 6 (83' Urena 6). A disp.: Cambronero, Pemberton, Acosta, Francis, Miller, Myrie, Calvo, Granados, Brenes. All.: Pinto 6,5.
Arbitro: Felix Brych.
Ammoniti: Gargano, Lugano, Caceres (U).Espulso: Pereira (U)
Note: angoli 5-6. Recuperi pt 2', st 5'.
view post Posted: 12/6/2014, 16:41 by: Ðarknes§     +1PS4 "Bianca" al debutto, nuovo bundle con Destiny - VIDEOGAMES NEWS
Destiny-PS4-Bundle-Init

La conferenza Sony e si è aperta con un nuovo video di uno dei giochi più attesi e discussi della next gen. Destiny.
Lo sparatutto con elementi rpg sviluppato da Bungie che permetterà un multiplayer cross platform e che sfrutterà a pieno la next gen, arriverà sugli scaffali il 9 settembre 2014. La beta sarà disponibile a partire dal 17 luglio su PS4 e contenuti esclusivi saranno resi disponibili esclusivamente per questa piattaforma. Altra novità che riguarderà la console Sony è la open alpha che si terrà oggi (Giovedì 12 Giugno), alla quale tutti i possessori di Playstation 4 potranno partecipare.

Il giorno del rilascio del titolo sarà corrisposto anche dall'arrivo di un nuovo Bundle PS4 che comprenderà una versione bianca della console, 30 giorni di Playstation Plus e ovviamente Destiny.


view post Posted: 11/6/2014, 22:36 by: fabmarce     +1Milan, Menez sbarca a Linate: "Sono qui per vincere" - CALCIO

Il 27enne francese si legherà per 3 stagioni ai rossoneri: "Ho scelto un grande club"


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E' sbarcato all'aeroporto milanese di Linate il prossimo acquisto del nuovo Milan di Inzaghi. Jeremy Menez è tornato in Italia dopo l'esperienza con la Roma, atterrato alle 21 dove ad attenderlo c'erano gli uomini della società rossonera. Il francese, 27 anni, arriva dal Psg a parametro zero e dopo le visite mediche firmerà un contratto che lo legherà al Milan per le prossime tre stagioni. Per lui cena da "Giannino" e giovedì le visite mediche.

Il francese è uscito dal gate alle 21:10 e subito si è mostrato determinato: "Sono venuto in questo grande club per vincere". L'attaccante è felice di essere tornato in Italia: "Differenze con il giocatore che avete visto a Roma? Le vedrete in campo.

Fonte:sportmediaset

view post Posted: 9/6/2014, 15:26 by: keysersoze86     +1Goostman è un chatbot. Il test di Turing non è stato superato - TECH NEWS

Intelligenza artificiale supera il test di Turing 'per la prima volta nella storia'



Dopo 64 anni dalla sua invenzione, un computer è riuscito a superare il test di Turing, portando un terzo dei giudici a pensare che il proprio interlocutore fosse un essere umano in carne ed ossa, nella fattispecie un tredicenne con la passione per gli hamburger e per le caramelle, e con il padre ginecologo.

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Eugene Goostman era in realtà un personaggio fittizio, un software sviluppato appositamente dal russo Vladimir Veselov e dall'ucraino Eugene Demchenko per ingannare eventuali "interlocutori", con l'obiettivo di sembrare il più possibile un essere umano.

Creato nel 1950, il test di Turing è un sistema nato per determinare se una macchina sia effettivamente in grado di pensare, ovvero riunire diverse idee ed esprimerle in maniera intelligente. Il test si basa su tre soggetti: una "macchina" e un esponente umano che devono essere identificati da un terzo individuo, anch'esso umano.

Goostman ha superato il test durante la competizione Turing Test 2014 avvenuta lo scorso sabato a Londra, e sono stati proprio gli stessi organizzatori della University of Reading ad annunciare l'esclusività dell'avvenimento. "Alcuni affermeranno che il test era già stato superato in passato", ha precisato Kevin Warwick in un comunicato.

"Ma questa volta sono stati utilizzati più test di comparazione che in passato, i risultati sono stati certificati da enti indipendenti e, soprattutto, le conversazioni non avevano restrizioni". Lo scorso sabato, Goostman è riuscito ad ingannare il 33% dei giudici, una cifra leggermente superiore al 30% necessario per poter considerare il test superato.

Lo stesso programma era quasi riuscito nell'intento nel 2012, riuscendo ad ingannare il 29% dei giudici in un'altra competizione. Nonostante il traguardo maturato, tuttavia, siamo ancora lontani dal poter dire che esista un software in grado di pareggiare le capacità di pensiero di un essere umano. Il test di Turing, infatti, non vaglia l'attendibilità delle risposte, ma esclusivamente il grado di "umanità".

L'essersi proposto come un tredicenne, ancora poco esperto su alcune tematiche, ha di certo aiutato Goostman a superare la prova, avvenuta esclusivamente sotto forma di chat testuale. Lo stesso Veselov, uno degli sviluppatori della piattaforma, ha osservato: "La nostra idea principale era realizzare un programma in grado di rispondere ad alcune domande, ma che non conoscesse tutte le risposte anche a causa della sua età".

Fonte: businessmagazine





AGGIORNAMENTO

Goostman è un chatbot. Il test di Turing non è stato superato



Eugene Goostman è un software diventato estremamente popolare nel giro di pochi giorni per aver superato il test di Turing. La notizia è stata riportata sul web da decine di testate, fra cui la nostra, per poi venire confutata in maniera abbastanza perentoria. Il dibattito perdura ormai da giorni, anche se la risposta sembra ormai palese: Goostman non ha superato il test di Turing, e vi presentiamo i motivi.

Ad annunciare l'importante risultato era stato Kevin Warwick all'interno di questo comunicato altisonante: "Un passo storico nell'intelligenza artificiale è stato compiuto all'interno di un evento organizzato dalla University of Reading", recita il documento, che al suo interno presenta una serie di inesattezze che hanno portato parecchi giornalisti a cadere nell'errore, generando una cospicua reazione a catena.

Lo stesso Warwick è un personaggio abbastanza singolare nel mondo tecnologico, noto per aver divulgato una serie di "bufale" negli ultimi 15 anni: nel 2000 affermava di essere diventato il primo cyborg al mondo dopo essersi impiantato un chip nel braccio, mentre nel 2010 diffondeva la notizia secondo la quale un essere umano aveva ricevuto un virus informatico. Warwick è stato anche "premiato" nel tempo con un sito dedicato, in cui venivano descritte tutte le sue "prodezze" nel mondo tecnologico.

"Alcuni affermeranno che il test era già stato superato in passato", aveva scritto Warwick nel comunicato. "Ma questa volta sono stati utilizzati più test di comparazione che in passato, i risultati sono stati certificati da enti indipendenti e, soprattutto, le conversazioni non avevano restrizioni". L'affermazione cozza, tuttavia, con quanto avevamo specificato lo scorso lunedì, che riportiamo di seguito.

"L'essersi proposto come un tredicenne, ancora poco esperto su alcune tematiche, ha di certo aiutato Goostman a superare la prova, avvenuta esclusivamente sotto forma di chat testuale", il che potrebbe essere considerata una prima restrizione: avendo tredici anni, il bot aveva il diritto a non poter rispondere ad alcune domande, vista la sua "tenera" età. Goostman veniva, inoltre, presentato come "un supercomputer" quando in realtà era un semplice chatbot, sullo stile di Cleverbot.

In passato, quest'ultimo aveva "superato" il test di Turing convincendo il 59% dei giudici, un risultato sensibilmente superiore al 33% realizzato da Goostman. Warwick ha convinto le varie testate, inoltre, manipolando le regole dello stesso test, che sono parecchio meno esplicite di quanto non si sia voluto far credere. Non è vero, ad esempio, che si può considerare superato convincendo il 30% dei giudici, cifra probabilmente gestita in maniera sagace sulla base delle parole scritte in Computing Machinery and Intelligence dallo stesso Alan Turing 60 anni fa.

"Credo che entro cinquant'anni sarà posssibile sviluppare computer in grado di avere risultati nel gioco dell'imitazione tali per cui l'interrogatore medio non avrà più del 70% delle possibilità di identificare correttamente l'interlocutore dopo cinque minuti di conversazione", è l'estratto che potrebbe far pensare erroneamente che il 30% sia un requisito voluto da Turing per considerare il test superato. Come è semplice intuire, in questo caso si tratta semplicemente di una previsione che in qualche modo Warwick ha confermato.

Del resto una versione (forse più vecchia) di Eugene Goostman è disponibile sul web a questo indirizzo e risulta incredibile, dopo una breve analisi, poter pensare anche solo per un istante che "dall'altra parte" ci sia un essere umano in carne ed ossa. Goostman soffre di tutte le problematiche dei tipici chatbot, con molte risposte "mancate" a cui anche un tredicenne (come veniva presentato) potrebbe rispondere in maniera sicuramente più efficace e personale.

Ci scusiamo, pertanto, per aver creduto ingenuamente al comunicato di Warwick e aver riportato la notizia senza aver approfondito maggiormente la questione, "fidandoci" della stampa estera. Il test di Turing è un "benchmark" ormai leggendario e, come scrivevamo lunedì, possiamo confermare che "siamo ancora lontani dal poter dire che esista un software in grado di pareggiare le capacità di pensiero di un essere umano", e sicuramente Goostman non è che l'ennesima conferma.

Fonte: businessmagazine



Edited by keysersoze86 - 12/6/2014, 09:28
view post Posted: 1/6/2014, 14:22 by: keysersoze86     +1Mondiale di calcio Brasile 2014 - CALCIO

Mondiale di calcio Brasile 2014

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In aggiornamento...

Il campionato mondiale di calcio 2014 (o Coppa del Mondo FIFA del 2014) è giunto alla 20ª edizione e si svolgerà in Brasile dal 12 giugno al 13 luglio 2014. Nel campionato partecipano 32 squadre nazionali maggiori maschili.


Stadi


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Località: Brasilia (Estádio Nacional Mané Garrincha) Capienza: 70 064

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Località: Rio de Janeiro (Stadio Maracanã) Capienza: 76 804

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Località: Belo Horizonte (Mineirão) Capienza: 62 547

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Località: Fortaleza (Castelão) Capienza: 64 846

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Località: San Paolo (Stadio Corinthians) Capienza: 65 807

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Località: Curitiba (Stadio Joaquim Américo Guimarães) Capienza: 41 456

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Località: Porto Alegre (Estádio Beira-Rio) Capienza: 48 849

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Località: Cuiabá (Arena Pantanal) Capienza: 42 968

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Località: Salvador (Itaipava Arena Fonte Nova) Capienza: 48 747

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Località: Manaus (Arena Amazônia) Capienza: 42 374

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Località: São Lourenço da Mata (Recife) (Itaipava Arena Pernambuco) Capienza: 44 248

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Località: Natal (Arena das Dunas) Capienza: 42 086

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Pallone ufficiale


Il pallone ufficiale della Coppa del Mondo 2014 si chiama Brazuca, secondo la scelta fatta con una votazione pubblica con oltre 1 milione di preferenze indicate da appassionati di calcio. Brazuca ha ricevuto oltre il 70 per cento dei voti. L'Adidas per realizzarlo ha preso ispirazione da elementi di cultura brasiliana e ha proposto una rosa di tre nomi possibili per la palla che includevano anche Bossa Nova e Carnavalesca. Dopo i test della scorsa edizione della Confederations Cup, debutterà nel mondiale la tecnologia GoalRef, creata dall'istituto tedesco di ricerche fisiche Fraunhofer. Quando il pallone varca interamente la linea di porta, interrompe e ripristina le onde magnetiche collocate sulla linea (un meccanismo simile a quello degli antifurto dei caveau) e il microchip all' interno trasmette un segnale sonoro all'arbitro.

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Arbitri

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PS: cliccare col tasto destro del mouse e poi con il sinistro su "visualizza immagine" per visualizzarla meglio.



Regolamento del torneo


La formula conferma quella in vigore da quando, in occasione dell'edizione francese del 1998, la fase finale del campionato mondiale di calcio è stata portata a 32 squadre e prevede, dunque, la formazione di otto gironi all'italiana (chiamati "gruppi") con partite di sola andata, ciascuno composto da quattro squadre.

Per determinare la posizione in classifica delle squadre in ogni gruppo saranno presi in considerazione, nell'ordine, i seguenti criteri:

    - maggiore numero di punti;
    - migliore differenza reti;
    - maggiore numero di reti segnate.

Nel caso in cui, dopo aver applicato quanto sopra, due o più nazionali si trovassero ancora in parità, verranno utilizzati, sempre nell'ordine, gli ulteriori parametri qui di seguito:

    - maggiore numero di punti negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
    - migliore differenza reti negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
    - maggiore numero di reti segnate negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
    - sorteggio effettuato dal comitato FIFA.

Le prime due nazionali classificate di ogni raggruppamento accedono alla fase a eliminazione diretta che consiste in un tabellone di quattro turni (ottavi di finale, quarti di finale, semifinali e finali) ad accoppiamenti interamente prestabiliti e con incontri basati su partite uniche ed eventuali tempi supplementari e tiri di rigore in caso di persistenza della parità tra le due contendenti.



Gironi


Il sorteggio ha determinato gli otto gruppi riportati qui di seguito.

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RISULTATI


FASE A GIRONI


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PS: per visualizzare meglio le immagini cliccarci sopra con il tasto destro del mouse e poi con il sinistro su "visualizza immagine".


OTTAVI


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PS: per visualizzare meglio le immagini cliccarci sopra con il tasto destro del mouse e poi con il sinistro su "visualizza immagine".


QUARTI


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PS: per visualizzare meglio l'immagine cliccarci sopra con il tasto destro del mouse e poi con il sinistro su "visualizza immagine".


SEMIFINALI


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PS: per visualizzare meglio l'immagine cliccarci sopra con il tasto destro del mouse e poi con il sinistro su "visualizza immagine".


FINALE 3° E 4° POSTO
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FINALE
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TABELLONE FASE AD ELIMINAZIONE DIRETTA


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CAMPIONE DEL MONDO: GERMANIA



Fonte: wikipedia



Edited by keysersoze86 - 14/7/2014, 08:09
view post Posted: 25/5/2014, 00:34 by: keysersoze86     +1Champions League: Real Madrid campione d'Europa - CALCIO

Champions League: Real Madrid campione d'Europa



Il Real Madrid è campione d'Europa. Ci sono voluti i tempi supplementari nella finale di Champions di Lisbona per far svanire l'ossessione della "Decima" ai Merengues, completando il dramma sportivo dell'Atletico di Simeone. I Colchoneros, in vantaggio con Godin al 36' con un errore di Casillas, sono stati raggiunti da Sergio Ramos solo al 93'. Poi il gol di Bale, Marcelo e Ronaldo su rigore nel secondo tempo supplementare per il 4-1 finale.

LA PARTITA
La crudeltà di questo sport è qualcosa di direttamente proporzionale alla sua bellezza e imprevedibilità. Tutti elementi sparsi a manciate nella finale di Lisbona nel primo derby storico in un atto conclusivo di Champions League. L'apoteosi di Madrid, le lacrime di gioia del Real per un trionfo atteso 12 anni mischiate a quelle amare, amarissime che più non si può dell'Atletico, campione d'Europa fino al 93' e sconfitto 4-1 ai supplementari quando la benzina era finita e i nervi son saltati. Restano comunque due squadre da applaudire. Una, quella di Ancelotti, per aver centrato finalmente la "Decima" tanto attesa credendoci fino all'ultimo. L'altra, quella campione di Spagna, per aver fatto sognare un popolo che da 40 anni non calcava un palcoscenico simile e che dovrà accontentarsi di aver chiuso la Champions League da imbattuti nei tempi regolamentari. Roba inutile, a proposito di crudeltà di questo gioco.

Difficile raccontare e riassumere una partita vissuta al massimo dei giri dall'inizio alla fine. Errori, giocate, scelte sbagliate e azzeccate si sono susseguite senza soluzione di continuità, portando in campo tutti i rispettivi valori con una facilità quasi noiosa. Il primo colpo di scena, se così si può chiamare, è la bandiera bianca alzata dopo 8 minuti da Diego Costa, sostituito da Adrian con una mossa, sbagliata in partenza, che negli ultimi minuti costerà cara a Simeone. Poi tanta corsa dell'Atletico sempre pronto a triplicare sulla gioielleria di casa Real, fino al tocco di Godin di testa per l'1-0 illusorio con la complicità di capitan Casillas al minuto 36'. Il portiere, terzo capitano ad alzare Champions, Mondiale ed Europeo, esce a caso regalando il gol ai cugini.

Nella ripresa il copione è scontato con il Real Madrid all'assalto di Courtois, ma il tutto diventa definitivo solo negli ultimi venti minuti quando Morata entra al posto di Benzema, ma soprattutto quando le gambe dei Colchoneros cominciano davvero a tremare, tirando una linea nemmeno troppo immaginaria davanti all'area di rigore. Il pareggio, nell'aria per diversi minuti ma divorato con clamorosa costanza da Bale al 73' e al 78' dopo l'erroraccio del 32' su regalo di Tiago, arriva a un giro d'orologio dal sogno dell'Atletico. Lo realizza Sergio Ramos, ancora protagonista dopo la doppietta in semifinale al Bayern, baciato dai compagni e soprattutto da Casillas per quello che poteva essere e invece non è stato.

Ai supplementari, infine, va in scena il dramma sportivo dell'anno con il crollo mentale e fisico dei Colchoneros. Gli uomini di Simeone tengono fino al 110' quando è Di Maria a spaccare in due la difesa mandando in porta, con una deviazione beffarda tra l'altro, Bale per il 2-1 del titolo. I gol di Marcelo al 117' e di Cristiano Ronaldo al 120' su rigore servono per le statistiche e per amareggiare chi forse non meritava affatto di uscire sconfitto con un passivo così pesante. Trionfa Ancelotti, trionfa il Real Madrid che finalmente conquista la Decima. Sofferta, ma comunque storica. Come Carletto del resto, mai amato troppo dalla tifoseria e dalla presidenza, ma pronto a tuffarsi da re nella "Fuente de Cibeles".


REAL MADRID-ATLETICO MADRID 4-1 dts
Real Madrid (4-2-3-1): Casillas 5; Carvajal 6, Sergio Ramos 7,5, Varane 6,5, Coentrao 5,5 (14' st Marcelo 7); Modric 6,5, Khedira 5 (14' st Isco 6); Bale 6,5, Di Maria 7,5, Ronaldo 6,5; Benzema 4,5 (34' st Morata 6). A disp: Lopez, Pepe, Illarramendi, Arbeloa. All.: Ancelotti 6,5
Atletico (4-4-1-1): Courtois 6; Juanfran 6, Miranda 6,5, Godin 7, Filipe Luis 6,5 (38' st Alderweireld 5); Raul Garcia 6,5 (21' st Sosa 5,5), Gabi 7, Tiago 5,5, Koke 6,5; Villa 6,5; Diego Costa 4 (9' Adrian 5,5). A disp.: Aranzubia, Cristian Rodriguez, Diego, Suarez. All.: Simeone 6
Arbitro: Kuipers (Olanda)
Marcatori: 36' Godin (A); 48' st Sergio Ramos (R), 5' sts Bale (R), 12' sts Marcelo (R), 15' sts rig. Ronaldo (R)
Ammoniti: Sergio Ramos, Khedira, Marcelo, Ronaldo (R); Raul Garcia, Miranda, Villa, Juanfran, Koke, Gabi, Godin (A)
Espulsi: 15' sts Simeone (A) per proteste

Highligths QUI.

Premiazione QUI.

Fonte: sportmediaset

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