Non vorremmo rovinarvi la festa, ma il tanto amato aperitivo è una fonte infinita di schifezze, non solo per quanto riguarda la qualità del cibo, ma soprattutto la sua igiene. Vi ricordate la vostra ultima “influenza intestinale”? “Si tratta quasi sempre di intossicazioni alimentari, che nulla hanno a che fare con l’inverno e l’influenza – ci dice Andrea Ghiselli, nutrizionista del
Cra – e che derivano invece da una scorretta conservazione o da cattive abitudini igieniche in cucina”. Che si amplificano nel caso delle cucine dei locali da aperitivo, dove si lavora di fretta e nessuno bada alla vostra salute o alla proliferazione di germi e batteri. Ecco cosa dovete sapere per difendervi.
1. Pollo e ostriche tra i cibi più rischiosiSono il rifugio preferito dallo Campylobacter, che genera febbre, crampi addominali ed è la causa più comune di diarrea al mondo.
2. La maionese è un party di germiCarne (specie pollo, ma anche tacchino e maiale), latticini, uova, molluschi, ma soprattutto salse e condimenti possono nascondere le cosiddette salmonelle minori, responsabili di oltre il 50% delle infezioni gastrointestinali.
3. L’avanzo dalle ciotole si riciclaLe patatine sono le più toccate e riciclate, ma di per sé non favoriscono la proliferazione del Calicivirus (che causa infezioni gastrointestinali acute) quanto invece il pane (sempre riciclato dalle ciotole in cui avanza), le olive e tutto ciò che si pesca dalle ciotole.
4. Il pesce si ripropone per una settimanaTenetevi lontani da pesci e molluschi. Può sembrare incredibile, ma in molti locali il pesce – alimento facilmente deperibile per eccellenza – si cucina il lunedì e si ripropone fino al sabato sera.
5. Si va in bagno e poi si pesca a mani nudeNon lo fanno solo i clienti, ma anche il personale dei locali. Dopo la pipì, in pochi si lavano le mani. Iniziamo a farlo noi, e usiamo le pinze (una per piatto) e gli stuzzicadenti ogni volta che è possibile.
6. Il fritto si fa con l’olio ribollitoChi ha un locale sa che il fritto è sempre una strategia vincente: costa poco e alla gente piace. Ma puoi usarlo una volta sola. Per riconoscere il “fritto rifritto” basta guardare il colore: non è più giallo champagne ma marroncino.
7. Le verdure sono a rischioLe verdure da un lato sono una garanzia perché, appassendo in fretta, non si riciclano più di tanto. Ma si affettano sui taglieri, che nella migliore delle ipotesi, come ha sottolineato uno studio americano, sono più sporchi di un water in fatto di germi. Inoltre sono maneggiate dal personale, magari dopo aver toccato soldi o peggio.
8. Valutate un locale con piccoli accorgimentiPer difendervi potete affidarvi alla buona sorte, dire addio ai locali, oppure seguire alcune semplici regole. Valutate un locale dalla cura generale: se c’è polvere, se il banco da lavoro è pulito, se la frutta per i cocktail ha i moscerini. Dimenticate il pesce, e i bar appena aperti. Controllate le bottiglie degli alcolici: il beccuccio d’acciaio deve essere pulito regolarmente, perché l’alcol cristallizza e diventa una rete appiccicosa per polvere e germi. Accertatevi che il bicchiere non puzzi. Considerate infine che le retine anti-mosca sopra le pietanze sono obbligatorie.
fonte: wired.it