AMD Radeon RX 5600XT: come tutto cambia con il click di un bios
Dopo l'annuncio tenuto al la conferenza stampa ufficiale del CES 2020 non più tardi di 2 settimane fa, giungono da quest'oggi in commercio le schede video AMD basate sulla nuova GPU Radeon RX 5600XT. Si tratta di un modello che completa la famiglia di schede video AMD basate su architettura Navi, posizionandosi quale punto d'incontro tra le proposte Radeon RX 5700 e le più recenti Radeon RX 5500XT ad un livello di prezzo consigliato, nel mercato nord americano, di 279 dollari USA tasse escluse.
La competizione in questo particolare segmento di mercato è a dir poco combattuta, visto che a listini simili troviamo le schede GeForce GTX 1660 Ti di NVIDIA oltre alle proposte GeForce RTX 2060 in virtù del recente riposizionamento di prezzo. Sono questi prodotti che assicurano ottimi lvielli di giocabilità complessiva alla risoluzione di 1920x1080 pixel, per la quale sono consigliati, senza però disdegnare lo spingersi oltre a 2560x1440 pixel attraverso una oculata scelta delle impostazioni qualitative così da mantenere sufficientemente elevati i frames al secondo medi.
Le specifiche della nuova scheda Radeon RX 5600XT ricordano molto da vicino quelle del modello Radeon RX 5700: la GPU è del resto la stessa, modello Navi 10 con 36 compute unit attive per un totale di 2.304 stream processors. AMD è intervenuta con frequenze di clock più contenute rispetto a quelle della sorella maggiore e utilizzando un bus memoria meno ampio del 25%, da 256bit a 192bit, per giunta abbinandovi memoria GDDR6 con una frequenza di clock più bassa: da 14Gbps a 12Gbps. Sul proprio sito web AMD indica anche una seconda GPU di questa famiglia: si tratta della proposta Radeon RX 5600, che si differenzia dalla versione XT unicamente per il minor quantitativo di stream processors (2.048 contro 2.304) ferme restando tutte le altre caratteristiche.
Partendo dalle specifiche reference i vari produttori AIB partner di AMD possono sviluppare le proprie schede, in alcuni casi prevedendo un intervento in overclock di serie delle frequenze della GPU così da ottenere un boost delle prestazioni complessive. E' il caso della scheda Sapphire RX 5600XT Pluse che abbiamo utilizzato in questo articolo, modello le cui specifiche di default prevedono una frequenza di game clock di 1.460 MHz e un valore di boost clock di 1.620 MHz con quindi un lieve incremento rispetto ai valori di default.
bios silence
bios performance
Pochi giorni prima della scadenza dell'embargo prestazionale sulle schede Radeon RX 5600XT Sapphire ha rivisto le specifiche della scheda, agendo con una nuova versione di bios. Il valore di game clock è passato a 1.615 MHz mentre quello di boost clock è salito sino a 1.750 MHz. Anche la memoria video è stata modificata, passando dai precedenti 12Gbps a 14Gbps, con la risultante di un netto balzo in avanti delle prestazioni complessive.
AMD identifica le due impostazioni di bios indicandole come silent e performance, segnalando che la seconda implichi un aumento delle prestazioni a fronte di un consumo più elevato. Il TGP indicato da AMD passa dai 135 Watt della impostazione silent, che di fatto replicano le specifiche reference per le schede Radeon RX 5600XT, ai 160 Watt riportati per l'impostazione performance con clock più elevati.
Al momento della realizzazione di questo articolo non sappiamo se tutti gli altri produttori AIB sceglieranno di incrementare le frequenze di clock delle proprie schede Radeon RX 5600XT rispetto a quanto inizialmente comunicato. L'impressione è che sia del margine per poter aumentare le frequenze di clock e le prestazioni complessive, pur a fronte di un aumento dei consumi, avvicinandosi di fatto a quelli che sono i parametri di funzionamento delle schede Radeon RX 5700.
La scheda Sapphire Radeon RX 5600XT Pulse ha una costruzione imponente, con uno sviluppo verticale superiore alla staffa di fissaggio al case e un ingombro laterale di 2 slot; la lunghezza complessiva non è invec abbondante come quella di altre schede video basate su GPU di fascia medio alta, trovando quindi spazio anche in chassis non particolarmente voluminosi. Il raffreddamento della GPU è assicurato da due ventole indicate da Sapphire come di tipo Dual-X Cooling, mentre l'alimentazione è garantita da un connettore PCI Express da 8 pin posizionato nella parte superiore.
La parte posteriore della scheda è ricoperta da una placca metallica, che protegge i componenti superficiali e aiuta nella dissipazione termica. Le connessioni con schermi sono assicurate da 3 connettori Display Port affiancati da uno HDMI, mentre uno switch posizionato nella parte superiore del PCB permette di passare da uno all'altro dei due bios integrati nella scheda.
Il posizionamento di prezzo della scheda Radeon RX 5600XT, con un listino di 279 dollari tasse escluse, è a diretta concorrenza con il modello NVIDIA GeForce GTX 1660Ti, modello le cui prestazioni sono solo di poco superiori a quelle della scheda GeForce GTX 1660 Super annunciata da NVIDIA negli scorsi mesi. Il recente taglio nei prezzi delle schede GeForce RTX 2060, portate a 299 dollari nel mercato nord americano tasse escluse, ha amplificato la concorrenza per la nuova arrivata di AMD ed è un chiaro segnale di come NVIDIA consideri questo prodotto come potenzialmente in grado di creare molta competizione nel settore di fascia media del mercato.
Configurazione di prova CPU: Intel Core i7-9900K con tutti i core spinti a 4,7 GHz di clock
Sistema operativo: Windows 10 Pro inglese
SSD: Crucial P1 M.2 2280 1TB
Driver video NVIDIA GeForce 431_1561476303.16_gameready
Driver video AMD Radeon Software Adrenalin Edition 19.30.01.06-B3-Adrenalin-19.7.1-June27
Alimentatore: CoolerMaster Silent Pro Gold 1200 Watt
Scheda madre: MSI Z370 Tomahawk
Memoria: 2x8Gbytes DDR4-3600 (16-16-16-36 2T)
BENCHMARKUtilizzando l'impostazione del bios silence della scheda Radeon RX 5600XT, con frequenze di clock che sono di fatto quelle reference indicate da AMD, le prestazioni medie registrate nei nostri test sono indicativamente superiori a quelle della scheda GeForce GTX 1660Ti presa quale riferimento nello stesso segmento di prezzo di un margine variabile tra l'8% e il 10% a seconda della risoluzione video scelta. I frames al secondo medi registrati alla risoluzione di 1920x1080 sono in generale tali da assicurare piena giocabilità e il comportamento è interessante anche alla risoluzione di 2560x1440 pixel, accessibile gestendo le impostazioni qualitative dei differenti giochi così da bilanciare l'ovvio impatto sui frames dato dalla superiore risoluzione video.
Nel confronto con la scheda GeForce RTX 2060 la nuova arrivata di casa AMD rimane distanziata di circa il 4% come media a tutte le risoluzioni quando viene utilizzata l'impostazione silence. Cambiando bios e abilitando la modalità performance i frames al secondo medi registrano un balzo in avanti medio di oltre il 10%, con i guadagni più evidenti alle risoluzioni più elevate in virtù dell'aumento della frequenza di clock della memoria video. Con queste impostazioni la scheda AMD distanzia in modo ancora più netto la concorrente NVIDIA GeForce GTX 1660Ti andando anche oltre quanto registrato dalla scheda GeForce RTX 2060. A queste impostazioni la nuova arrivata di AMD pareggia di fatto le prestazioni della scheda Radeon RX Vega 64, rimanendo distanziata di circa il 5% alla risoluzione di 1920x1080 pixel dalle due schede GeForce RTX 2060 Super e Radeon RX 5700.
E' ben evidente il motivo che ha spinto AMD a incrementare, poco prima del debutto commerciale ufficiale, le frequenze di clock della scheda Radeon RX 5600XT: quello che meglio posizionare questo prodotto non a confronto con la naturale concorrente GeForce GTX 1660Ti quanto per renderla maggiormente competitiva rispetto alla scheda GeForce RTX 2060. La recente riduzione di prezzo praticata da NVIDIA alla scheda RTX 2060 è stata una prima azione contro la nuova arrivata di AMD; la possibilità di utilizzare stabilmente frequenze di clock più spinte per le schede Radeon RX 5600XT attraverso un bios performance è stata la risposta di AMD, capace in questo modo di offrire prestazioni complessive più elevate.
Si può obiettare che tale intervento sia quello tipico dei partner AIB che overcloccano di serie le proprie schede video rispetto alle specifiche di default. Quello che accade in genere con schede di questo segmento di mercato è che i produttori offrono versioni overcloccate di serie con interventi sulle frequenze che sono complessivamente ridotti rispetto alle specifiche di serie. Nel caso dei due bios della scheda Sapphire Radeon RX 5600XT Pulse invece la differenza è netta e molto elevata, sia per quanto riguarda la GPU sia per i passaggio da 12 Gbps a 14 Gbps per la frequenza di clock della memoria.
Si tratta di un intervento decisamente fuori dall'ordinario, che non sappiamo al momento quanto sia dettato dalla volontà di ottenere dati prestazionali superiori a GeForce RTX 2060 (obiettivo raggiunto) o che sia quanto effettivamente offerto da AMD quale impostazione di default per queste schede. La nostra personale impressione è che le schede basate su questa GPU saranno proposte con le specifiche base, corrispondenti al bios silence che abbiamo utilizzato, offrendo differenti livelli di overclock che portanno raggiungere quelli del bios performance utilizzato in questa analisi. Quali saranno le specifiche finali dipenderà dai vari produttori e lo sapremo con certezza nel corso dei prossimi giorni, una volta che i vari modelli saranno annunciati.
Con le specifiche di default la scheda Radeon RX 5600XT è capace di prestazioni velocistiche che sono superiori a quelle della scheda GeForce GTX 1660Ti: il margine è interessante, tra l'8% e il 10% a seconda della risoluzione alla luce dei nostri test, ma non stravolgente. Alla stessa stregua vale il confronto con la scheda GeForce RTX 2060, che è più veloce della nuova arrivata AMD ma con un margine medio che nei nostri test è stato di circa il 4%: una differenza ancor meno significativa, per quanto esistente.
Utilizzando le impostazioni performance si ottiene un lieve aggravio nei consumi, con un funzionamento che per la scheda Sapphire rimane comunque silenzioso, beneficiando però di un balzo in avanti dei frames al secondo medi. Con questa modalità la scheda Radeon RX 5600XT fa meglio del modello GeForce GTX 1660Ti e di quello GeForce RTX 2060, di fatto pareggiando il conto con Radeon RX Vega 64. NVIDIA può giocare, nel confronto tra Radeon RX 5600XT e GeForce RTX 2060, sul supporto al Ray Tracing via hardware con i titoli compatibili che ad AMD manca ma sappiamo che almeno per il momento questa non è tra le caratteristiche preferite dai videogiocatori appassionati.
Se valutiamo la scheda Radeon RX 5600XT alle impostazioni di default ne emerge un quadro sostanzialmente chiaro: le prestazioni sono superiori a quelle di GeForce GTX 1660Ti proposta allo stesso listino ufficiale ma non sino al punto di pareggiare quelle di GeForce RTX 2060, che ha in ogni caso un prezzo più elevato. Se passiamo invece alla modalità performance lo scenario cambia, con prestazioni superiori a quelle di GeForce RTX 2060 nella media dei nostri titoli presi quali riferimento. L'implementazione di Sapphire è complessivamente molto interessante: il funzionamento della scheda anche in modalità performance è complessivamente silenzioso con consumi che sono superiori a quelli delle controparti NVIDIA senza però diventare problematici.
L'effettivo posizionamento di Radeon RX 5600XT dipenderà molto dalle scelte che faranno i vari partner AIB quanto a frequenze di clock di GPU e memoria video. Quello che pare sin d'ora certo è l'uscita di scena dei modelli Radeon RX 5700, soluzioni la cui disponibilità in volumi ci era già stata indicata essere ridotta da alcuni dei partner AIB e che trova una forte concorrenza in casa proprio nelle schede Radeon RX 5600XT con impostazioni performance. Quello che è certo è che il mercato delle schede video sino a 300 dollari di prezzo diventa ancora più competitivo e ricco di prodotti, con scelte molto varie che si differenziano per poche decine di euro tra di loro e che possono accontentare un po' tutte le tasche. Elemento comune tra tutte queste schede le valide prestazioni con risoluzione di 1920x1080 pixel: pensando ai tanti schermi FreeSync e G-Sync capaci di questa risoluzione presenti in commercio a prezzi accessibili è facile per il giocatore appassionato configurare un sistema gaming dalle ottime capacità con un investimento complessivamente contenuto.
Fonte: hwupgrade